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Tintarella di luna o…di sole?

Ogni estate è gara a chi è più abbronzato.

Ebbene sì, la tintarella è ambita da molti, ma non è sempre stato così.

Ricordate la famosissima canzone di Mina?

Nei tempi antichi avere la pelle più abbronzata era simbolo di povertà, poiché veniva riferita al lavoro nei campi, mentre quella più chiara, proprio come descritta nella celebre Tintarella di luna, era propria della nobiltà. Ma andiamo nel dettaglio e tuffiamoci alla scoperta della storia dell’amata abbronzatura estiva e dei suoi cambiamenti nel corso del tempo.

Nell’antica Roma la pelle scura era totalmente disprezzata. Essa era considerata propria delle classi povere costrette a lavorare per ore nei campi sotto il sole cocente. Per molti secoli fu questo il pensiero comune: l’abbronzatura era simbolo di povertà, mentre il pallore rappresentava benessere e nobiltà. In epoca vittoriana la tintarella era malvista e spesso le nobildonne ricorrevano all’uso di cosmetici (anche tossici), ombrellini e guanti affinché neanche un raggio del sole le sfiorasse.

Nel 1903 il medico danese Niels Finsen ricevette il premio Nobel per la scoperta dell’utilizzo della luce UV adoperata per sconfiggere diverse malattie della pelle. Finsen cambiò il pensiero riguardo la luce solare, arrivando a considerarlo come portatore di benefici.

Negli anni ‘20, Coco Chanel si presentò più abbronzata di ritorno da una vacanza e lanciò la moda della tintarella solare. Il concetto odierno di abbronzatura era però ancora lontano, infatti ci si esponeva pochissimo al sole. La seconda svolta si ebbe alla fine della II Guerra Mondiale dove la tintarella divenne una vera passione. La situazione si ribaltò: i più abbronzatati venivano considerati ricchi, poiché potevano permettersi di viaggiare, mentre i pallidi erano coloro che passavano l’estate a casa o in ufficio.

Oggi l’abbronzatura è una vera e propria ossessione ed è ormai sinonimo di bellezza. Si passano ore ed ore al sole per cercare di scurire la propria pelle e, spesso, si ricorre all’uso di lampade abbronzanti durante il periodo invernale. Insomma, un grande cambiamento!

La luce solare apporta numerosi benefici al corpo, all’umore e alla mente; essa aiuta infatti a combattere lo stress, i problemi ossei e favorisce il rilassamento muscolare. Nonostante ciò, è molto importante anche proteggersi dal sole, poiché la sovraesposizione può comportare diversi rischi. La protezione solare è un ottimo filtro contro i raggi UV e ci aiuta a mantenere un’abbronzatura uniforme e duratura.

E ora godetevi il sole, ma con attenzione!

 

Martina Maiorano

La Redazione

Ciao! Sono la Redazione de La Testata – Testa l’informazione. Quando non sono impegnata a correggere e pubblicare articoli mi piace giocare a freccette con gli amici.
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