Cristina Trivulzio di Belgiojoso – Personaggio della settimana
Nata a Milano il 28 giugno 1808, morì il 5 luglio 1871.
Cristina Trivulzio di Belgiojoso fu una patriota, giornalista e scrittrice italiana che partecipò attivamente al Risorgimento.
Nacque in una famiglia aristocratica e molto ricca, ma intraprendendo tutt’altra strada, il suo atteggiamento fu interpretato come una provocazione e ad oggi la sua vita funge da testimonianza storica e molte sue opere sono incentrate sugli anni della prima guerra d’indipendenza.
La sua fama, la sua posizione sociale e la sua scaltrezza la salvarono più volte dall’arresto; inoltre gli austriaci non volevano dare l’idea di infierire contro le élite milanesi e chiudevano quindi un occhio sulle sue frequentazioni legate alla carboneria, ma anche con tutti i personaggi politici e artistici della sua epoca.
Negli anni trascorsi a Parigi fu discriminata soprattutto per i dissidi con Mazzini e per i modi differenti di intendere il Risorgimento, anche se sarà lei stessa a sostenere finanziariamente il colpo mazziniano nel Regno di Sardegna, ricamando con le sue mani le bandiere degli insorti.
Dopo questi anni in cui divenne anche madre di una bambina, le cui origini erano ignote, si trasferì di nuovo in Italia dove continuò a prodigarsi per i poveri e dedicarsi al giornalismo, senza mai smettere di combattere per gli ideali legati al patriottismo.
Anzi, quando nel 1848 era a Napoli allo scoppio dell’insurrezione delle cinque giornate di Milano, partì e pagò il viaggio ai circa 200 napoletani che decisero di seguirla, tra coloro che erano al molo per augurarle buona fortuna.
Quando nel 1861 l’Italia fu unita poté lasciare la politica, morì dieci anni dopo ma al suo funerale non partecipò nessuno dei politici dell’Italia, che lei così generosamente aveva contribuito ad unire.
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