Monumento a Freddie Mercury a Montreux
Nei miei numerosi viaggi ho visitato tanti posti particolari che, in un modo o in un altro, hanno sempre lasciato un’immagine fissa dentro di me.
Una delle trasferte di piacere che ho effettuato in passato ha visto come scenario la Svizzera, dove ho avuto la fortuna ed il piacere di visitare la città di Montreux.
Per una persona come me che è cresciuta a pane e rock ‘n roll, quella era un’occasione imperdibile per conoscere una figura, quasi amica, che mi aveva accompagnato per tutta l’adolescenza.
Arrivato nella cittadina svizzera, balzai fuori dalla macchina e percorsi tutto il lungo tratto di costa che, dal parcheggio, mi avrebbe portato a Place du Marché. Era una giornata di sole, una di quelle di metà aprile dove il caldo non la fa ancora da padrone e sei avvolto da una piacevole aria frizzante. Ricordo che percorsi quella strada molto velocemente, fremendo dalla voglia di ammirare l’opera dell’artista Irena Sedlecká. Attraversata la zona e sbagliando qualche volta strada, ero arrivato a destinazione. Era lì di fronte a me, immobile colosso di bronzo alto tre metri. Mentre ero in sua compagna, analizzando le pieghe, i dettagli e la posa, per un istante decisi di posare la macchina fotografica, rompere le comunicazioni con il mondo ed ascoltare Made in Heaven. In quel preciso istante, fra tamburi e chitarre elettriche, mi resi conto che non ero solo in presenza di una statua in bronzo, ma di qualcosa che non potevo assolutamente fermare.
Roberto Filippini
Vedi anche: Pineta b&w