Responsabilità
Non sono mai stata una persona responsabile e credo che sia tutta colpa della mia memoria a breve termine. Ricordo che a otto anni, ho finito per uccidere i miei pesciolini rossi perché per tre giorni avevo dimenticato di nutrirli.
A 12 persi il cd preferito di mia sorella, non vi dico che scenate.
E poi con il passare del tempo ho declinato inviti, scordato consegne, preso treni sbagliati e tanti altri ancora li ho addirittura persi, imboccato strade errate che mi hanno portato al lato opposto rispetto a dove ero diretta.
Perciò quando mia madre per il compleanno mi ha regalato te, piantina grassa, non ne sono stata molto felice; sapevo che sarebbe finita così. Ma tu non devi morire piantina, non devi perché è appena primavera e devi ancora sentire il caldo afoso e l’inverno pungente.
Non puoi morire perché devi ancora vedere i miei capelli crescere, il mio corpo cambiare.
Non devi perché ancora non hai assistito a tutti mi balletti, non hai ancora ascoltato tutto il mio repertorio canoro e non hai ancora visto tutti i miei sbalzi d’umore.
Non devi perché a Natale ti vestirò con luci e ti regalerò un’amica con cui passare il tempo.
Prometto che sarò più attenta, che ti ascolterò di più; prometto che le tue foglie saranno sempre di un verde brillante, che non sentirai mai la sete ne il terreno troppo arido dove affondare le radici.
Insomma piantina, per favore non morire, non morire perché la vita è bella anche se a volte sicuramente avrai sostenuto il contrario.
Pensa a tutte le cose belle che potresti fare, pensa ai raggi del sole che entrano dalla finestra e ti sfiorano le foglie, pensa alle gocce di rugiada a prima mattina, che ti svegliano e ti tengono fresca. Pensa a tutti gli uccellini che si fermeranno vicino a te dedicandoti il loro miglior cinguettio.
Ti regalerò un grande vaso, tutto colorato, o come lo vuoi tu, sarà così grosso che portai decidere di crescere quanto ti pare, senza la paura di non starci più nel vasetto che ti ritrovi. Insomma piantina, per favore non morire, resta con me, anche perché non mi va proprio di dare sta soddisfazione a mia madre, già sento la sua voce che mi dice: “Te lo avevo detto, sei proprio irresponsabile!”
Fiamma Olivieri