Cinebyte: Metropolis
“Il mediatore tra la testa e le mani deve essere il cuore”.
Anno di uscita: 1927
Paese di produzione: Germania
Regia: Fritz Lang
Sceneggiatura: Fritz Lang, Thea von Harbou
In un futuro distopico, la città di Metropolis è governata da degli spietati industriali che vivono in immensi grattacieli. Sotto di loro gli operai, simili più a delle formiche che a degli uomini, vengono trattati in maniera disumana; il loro sangue e il loro sudore permettono di far vivere e prosperare la città di Metropolis.
Freder, figlio dell’imprenditore più potente della città, vive una vita in un incanto irreale che verrà distrutto dalla conoscenza di Maria che gli mostra la vera vita nei bassifondi della luminosa Metropolis. Nel frattempo l’inventore Rotwang ha messo a punto una macchina in grado di sostituire gli esseri umani, con cui cerca di sedare gli animi degli operai rivoltosi.
Nonostante Metropolis venga considerato il capolavoro dell’espressionismo tedesco, appena uscì fu aspramente criticato da critica e stampa; tra i suoi detrattori più famosi ricordiamo il regista Buñuel. Tra i suoi estimatori storici troviamo invece Adolf Hitler.
Lang confeziona un film destinato a diventare un vero e proprio pilastro della cinematografia che ancora oggi non smette di stupire. Sebbene la morale della trama risulti già all’epoca come qualcosa di superato, la minuzia e le innovazioni tecniche di Lang sono qualcosa di straordinario che continuano ancora oggi a fare scuola.
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