Wall of Lies: Trump, dove hai nascosto il naso?
“Caro Pinocchio, ci sono due specie di bugie, quelle che hanno le gambe corte e quelle che hanno il naso lungo. E le tue, per l’appunto, sono di quelle che hanno il naso lungo.”
No cari lettori, questo non è un articolo sulla favola di Pinocchio.
Oggi ci ritroviamo qui insieme per parlare di un muro e non si tratta del Muro del Pianto a Gerusalemme, né del muro di Berlino o del muro al confine con il Messico ideato da Trump. Siamo però vicini a quest’ultimo.
Parliamo del Wall of Lies, l’installazione artistica curata da Radio Free Brooklyn e formata da tantissimi post-it colorati su cui sono riportate le false affermazioni di Trump in 1267 giorni di presidenza: parliamo di ben 20.055 post-it, da non crederci! Inverosimile, ma veritiero secondo quanto ci spiega il Washington Post.
Non lo sai, caro Trump, che le bugie hanno le gambe corte?
Da bambini ci hanno insegnato che dire le bugie è sbagliato, che con le nostre menzogne possiamo ferire le altre persone o, nella peggiore delle ipotesi, che potrebbe crescerci il naso come quel fanfarone di Pinocchio.
Quando ci capita di dire delle bugie oggi che siamo adulti, invece, c’è sempre qualcuno pronto a sbatterci la verità in faccia, o magari possiamo aspettare di trovarci decine di chiamate perse e messaggi di rabbia su WhatsApp. Al quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, è andata leggermente peggio.
Proprio in questi giorni, Trump sta affrontando il mostro dei nostri giorni, il Covid-19, proprio lui che consigliava metodi casalinghi come le iniezioni di disinfettanti! Le affermazioni false o fuorvianti di Trump, ovviamente, non riguardano soltanto il Covid-19, ma ricoprono vari aspetti, da quello economico al sociale, fino ad arrivare alla politica estera. Sembra proprio che il motore principale delle sue bugie sia Twitter, seguono poi i commenti in discorsi pubblici e i discorsi scritti per le dichiarazioni ufficiali.
Menzionare tutte le assurdità partorite dalla mente del presidente sarebbe impossibile, ma possiamo sicuramente ricordare le più assurde e fantasiose.
Come quella volta in cui Trump si chiese: se i terroristi vengono “arruolati” sul web, come fare?
La sua risposta fu sicuramente tra le più assurde mai sentite: “Chiudere internet in alcune aree, in un modo o nell’altro” disse durante un comizio in Carolina del Sud, sperando nell’aiuto di Bill Gates, che sebbene sia il fondatore di Microsoft non è il “Dio” del web.
Ma dobbiamo ricordare che il nostro Trump è anche un esperto ambientalista, tanto che chiamò “bullshit” la teoria – scientificamente comprovata – del riscaldamento globale. Per lui, infatti, la teoria del climate change doveva essere fermata.
Per non farci mancare nulla, ricordiamo anche quando attaccò i democratici, affermando che con il nuovo piano ambientale avrebbero tolto i grattacieli da Manhattan e che fossero a favore dell’uccisione dei neonati.
Sicuramente quando si parla di Donald Trump è impossibile non notare i suoi lati controversi e se non fosse il presidente degli Stati Uniti d’America potremmo anche ridere delle sue frasi e idee. Il problema è che proprio non possiamo pensando a quanto siano rischiose alcune delle sue affermazioni.
Se non altro, guardiamo il lato positivo: a volte dalle bugie possono nascere delle opere d’arte.
Catia Bufano
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