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Dipendenze

Dicono che noi giovani siamo deboli, che non sappiamo controllare i nostri istinti e che siamo “schiavi” delle dipendenze.

Dicono che siamo nervosi ed esuberanti, mentre loro fumano nervosamente una sigaretta perché c’è qualcosa che li turba.

Dicono che stiamo bevendo troppo, dimenticando che ormai ci hanno privato dei nostri luoghi di studio, di aggregazione e di qualunque valvola di sfogo.

Pretendono una precisione da macchina, dimenticando che l’essere umano è fallibile.

Ci chiedono di non bere, non fumare, guardare per ore una serie, leggere troppo, scrivere, disegnare, fotografare e inventare perché dobbiamo essere più vicino alla realtà, senza pensare troppo allo “svago”.

Ecco, la verità è che abbiamo tante dipendenze diverse, non sempre legate a delle sostanze, ma che possono riguardare di tutto.

Perché?

Perché forse siamo sempre piegati dal peso delle aspettative, dalla “fretta” di dover fare tutto subito e alla perfezione, di dover essere sempre impeccabili, e questo discorso potrebbe continuare all’infinito.

Vado a versarmi un boccale di birra.

Foto e didascalia di Roberto Filippini

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Roberto Filippini

Ciao a tutti! Sono Roberto Filippini, nato a Napoli il 14/11/1996. Laureato in Lettere moderne presso la Federico II, attualmente studio fotografia tramite un privato. In passato ho fatto tanti lavori diversi, che mi hanno portato a conoscere tantissime persone, ma soprattutto tante realtà diverse della nostra società. È difficile elencare quali sono i miei interessi, ma forse l’aggettivo che mi descrive di più è “eclettico”. Spazio dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla fisica e chi più ne ha più ne metta. Sono tremendamente affascinato dal mondo che mi circonda, al punto che cerco sempre di comprendere le persone e le cose intorno a me. In tempi non pandemici non è difficile trovarmi per strada a scattare o conoscere nuove persone. Si dice che è sempre meglio chiudere con una citazione, quindi vi saluto con questa frase. “Il pensiero come l'oceano Non lo puoi bloccare Non lo puoi recintare”

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