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Reggia di Versailles, il ritratto di un Sovrano

Versailles, comune francese, è il luogo dove si erge splendida l’omonima Reggia. 

È stata dimora del lusso più sfrenato, di banchetti traboccanti di cibo e belle donne, di passioni vertiginose, inganni e omicidi.

Ma prima di varcare la soglia delle lussuose stanze, dove si consumavano più ore di adulterio che di sonno, e dove la privacy era pari a zero, vi spiegherò brevemente come nasce la reggia di Versailles. 

La reggia fu costruita nel XVII secolo per volere di Luigi XIII. Lo scopo era quella di utilizzarla come una sorta di “bed and breakfast”, utile per i periodi di caccia fuori Parigi. L’ampliamento dell’edificio fu deciso, successivamente, dal figlio di Luigi XIII, ovvero da Luigi XIV, meglio conosciuto come Re Sole

Nel maggio del 1682, Luigi XIV si sposta nella reggia con tutta la sua corte da Parigi.  Fu lui a rendere la reggia l’emblema del proprio potere. Credo che nemmeno l’enormità della struttura sia stata capace di contenere l’ego smisurato di quell’uomo. La reggia era, ed è, il ritratto architettonico di Luigi XIV, la messinscena della sua vita quotidiana e l’ostentazione della sua ricchezza. 

La continua ricerca della perfezione e la smania per lo sfarzo fece sì che la costruzione della reggia si protrasse oltre la sua morte. Inoltre furono aggiunte delle modifiche rispetto al progetto originale dell’edificio. 

Così i costi di lavorazione aumentarono, e, giustamente, chi poter sfruttare se non il disgraziato popolo francese?   

L’affascinante reggia di Versailles aveva dunque due facce: da una parte la raffinatezza e lo sfarzo, dall’altra la sofferenza di un popolo costretto a pagare per i capricci del Sovrano. Ma anche la corte, inghiottita dalla reggia, non se la passava benissimo. 

Non avendo altro modo per poter trascorrere le ore della giornata, se non civettando, ingozzandosi o giocando a carte, i nobili decisero di ampliare i propri interessi. Presero innanzitutto ad uccidersi a vicenda operando veleni e strani filtri d’amore. Alla lista non mancavano celebrazioni di messe nere e addirittura si accennò al sacrificio di neonati.

Chi più ne ha più ne metta! 

Inoltre, alcune fonti, confermano che la scarsa igiene regnava sovrana all’interno del palazzo; sembra infatti che i cortigiani non possedessero il dono della continenza: non avevano problemi a lasciare i propri bisogni negli angoli meno affollati della reggia. Soprattutto per le signore la pratica risultava assai più semplice grazie alle gonne degli abiti, molto larghe e coprenti. 

Altra spiacevole pratica prevedeva soffiarsi il naso con i tendaggi del palazzo

Alla scarsa igiene si aggiungeva il freddo invernale. I caminetti, infatti, non riuscivano a riscaldare le gigantesche stanze. Solenne e lussuoso all’esterno e freddo nell’animo: la reggia è il ritratto del Re Sole come nessun dipinto potrebbe esserne all’altezza. 

Nonostate questo, la Reggia di Versailles resta un posto magico, un capolavoro architetturale e artistico. 

Per quanto riguarda Luigi XIV, vanità e capricci a parte, durante il suo regno la Francia si era innalzata a potenza economica, militare e culturale. Inoltre il suo regno è stato uno dei più lunghi della storia. 

L’illustrazione mostra un giovane Luigi mentre passeggia nella magnifica galleria degli specchi. 

Disegno e didascalia di Enza Galiano 

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Enza Galiano

Sono Enza Galiano, disegno cose e faccio guai. La mia formazione è stata arricchita dall’Accademia di Belle Arti di Napoli dove ho coltivato la mia passione per l’arte visiva e ho scoperto l’illustrazione. Mi piace raccontare storie ed esprimere idee attraverso forme e colori. Le illustrazioni sono la mia voce silenziosa.

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