Arte & Cultura

Intervista ad Haavelila: tra girasoli ed amor proprio

Anche quest’oggi mi ritrovo con voi, lettori, a parlare di arte per presentarvi un artista che a me piace tantissimo e seguo su Instagram da quando ha iniziato a pubblicare i suoi disegni: Patrizia Esposito, in arte Haavelila.

Sono certa che molti di voi la conosceranno e che spesso avranno anche re-postato i suoi disegni nelle Instagram Stories (presente!).

Patrizia mi ha rivelato di essere molto emozionata per questa intervista, ma io credo che, grazie alle sua risposte, sia uscito fuori un ritratto più che chiaro di una ragazza piena di vita, sensibile, forte e fragile, che come tutti noi cerca un rifugio e una valvola di sfogo nella propria passione.

Inizio chiedendoti chi è Haavelila? Parlami un po’ di te.

«Per quanto riguarda me, mi chiamo Patrizia Esposito, ho vent’anni e sono una ragazza normalissima alla quale piacciono le cose semplici, che alla fine sono quelle che cerco di raccontare tramite ciò che realizzo, e probabilmente è proprio per questo che in molti si rispecchiano in quello che racconto.

Haavelila, invece, nasce nel 2018, quando frequentavo l’ultimo anno del Liceo Artistico. Il profilo l’avevo già aperto anni prima ma era personale, ho iniziato a postare tutti i miei disegni ma ai tempi realizzavo solo ritratti realistici; ero stanca di limitarmi alla semplice copia, così ho cercato di creare qualcosa che mi rappresentasse e con la quale riuscissi ad esprimermi, ho unito la mia passione alle mie origini.

Sono nata e cresciuta nei Quartieri Spagnoli quindi perennemente circondata da grandi stimoli artistici e ispirazione. Haavelila rappresenta la mia parte più intima, è come se fosse una specie di alter ego, con il quale non ho paura di mostrare i miei sentimenti e le mie paure.»

Come nasce la passione per il disegno?

«Ho sempre disegnato fin da piccola, sinceramente non ricordo un giorno in cui io non abbia avuto una matita tra le dita, può sembrare una frase fatta ma quando disegnavo trovavo il mio piccolo angolo di pace, il poter trasferire i miei pensieri su un qualcosa di concreto, come un foglio, mi ha sempre aiutato a non tenermi le cose dentro e a liberarmi.

La mia passione è cresciuta insieme a me, e ringrazio anche mia madre per avermi sempre appoggiata e permesso di fare le mie scelte.»

Sei praticamente ovunque, basta aprire le storie di chiunque per vedere i tuoi disegni re-postati, io stessa spesso li re-posto! Ti aspettavi tutto questo seguito?

«Sinceramente no, e ammetto che tutt’ora non riesco a gestire la cosa, non ho mai postato nulla con l’intento di volerlo far diventare virale, ma semplicemente per il gusto di farlo, per avere una sorta di raccolta di tutti i miei lavori.

Io disegno quando mi va, quando ho voglia, quando sono ispirata. Infatti ci sono periodi dove disegno ogni giorno ed altri dove magari non posto per mesi interi, non voglio sentirmi costretta a farlo, perderebbero la loro autenticità. 

Vedere comunque tutte quelle condivisioni e messaggi da parte di persone che apprezzano quello che faccio mi riempie il cuore e non so mai come reagire perché io sono molto severa con me stessa e spesso mi sottovaluto parecchio.»

Adesso una domanda un po’ particolare. Il girasole. È spesso presente nei tuoi disegni e ne fa da protagonista. C’è un significato?

«Il Girasole come tutti sanno rappresenta la gioia e la spensieratezza e sono le caratteristiche con le quali io cerco di affrontare la vita, sempre rivolta con lo sguardo verso il sole, che è un po’ il modo di fare di noi napoletani, alla fine, a’ pigliamme comm ven.»

Nei tuoi disegni vedo diverse componenti: l’amore, l’abbandono, la confusione, l’ironia, Napoli. Quanto c’è di te nei tuoi disegni?

«Tutti i disegni hanno un pezzetto di me, cerco di cogliere ispirazione non solo da ciò che mi circonda, ciò che vedo, l’arte in generale, ma anche da quello che vivo, dai miei rapporti personali o magari anche dalle storie che mi raccontano gli altri.»

Il disegno a cui tieni di più?

«Uno dei disegni a cui tengo di più è quello intitolato “pigliate cura e’ te”, è anche abbastanza recente, tra l’altro.

Ne sono affezionata perché è strettamente personale, ci ho messo tanto a capire quanto fosse importante prendersi cura di se stesse e trattarsi come una priorità, quanto fosse necessario per star bene anche con gli altri, mettersi al primo posto non è egoismo.»

Non posso che darti ragione e probabilmente queste sono le tematiche che più mi piacciono nei tuoi disegni. Domanda che interesserà molto i nostri lettori. Ho visto che hai uno shop, cosa è possibile acquistare? Inoltre, fai disegni su commissione?

«Sullo Shop metto in vendita alcuni dei disegni originali che realizzo su carta, ma stavo pensando di realizzare delle stampe da vendere ed altri gadget.

A settembre inizierò Fashion Design all’Accademia di Belle Arti quindi potete già iniziare a farvi un’idea su quello che ho in mente.

Per il momento mi sono fermata con le commissioni a causa del lavoro e dello studio ma ci sono periodi in cui sono libera e le realizzo, in genere metto sempre un annuncio sul profilo.»

Catia Bufano

Catia Bufano

Laureata in Lettere Moderne, studia attualmente Filologia Moderna presso l’università di Napoli Federico II. Redattrice per La Testata e capo della sezione Fotografia. Ama scrivere, compratrice compulsiva di scarpe, non vive senza caffè. Il suo spirito guida è Carrie Bradshaw, ma forse si era già capito.

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