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Non si spara sulla Croce Rossa!

Quante volte abbiamo sentito questa espressione che si utilizza per criticare chi fa uso della propria forza per prevaricare sui più deboli?

Ma, esattamente, da dove ha origine?

Il movimento volontario fondato da Henry Dunant nel 1858 aveva come scopo primo quello di aiutare i feriti in guerra.

Basandosi sui principi di imparzialità e neutralità, ancora oggi fondamentali per i volontari di Croce Rossa, i primi soccorritori prestavano aiuto a tutti coloro che ne avevano bisogno senza distinzione di appartenenza politica e militare.

Si badi bene: quella che oggi sembrerà una cosa scontata all’epoca non lo era! I medici militari infatti soccorrevano solo coloro che appartenevano alla loro fazione. Ma serviva qualcosa per far sì che i soccorritori potessero agire indisturbati non dovendosi preoccupare oltre che della vittima anche di eventuali proiettili indirizzati a loro o qualche colpo di baionetta alle spalle.

Ecco perché il dottor Appia inventò il bracciale di Croce Rossa, un bracciale bianco con sopra una croce rossa (in onore di Dunant, Svizzero) come segnale di riconoscimento per non essere scambiati per dei combattenti e poter quindi svolgere il loro lavoro in pseudo sicurezza.

Recupera anche: Non tutti gli aghi fanno male: tutto sull’agopuntura.

La Redazione

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