Generi musicali: il concerto
In queste pillole affronteremo le diverse tipologie di generi musicali.
Oggi parliamo del Concerto.
La parola concerto viene dal latino concertatum, dal verbo concertare: lottare insieme o dal latino consertum dal verbo conserere: tessere insieme.
Composizione per strumento solista + orchestra.
Inizialmente, già dal primo ‘500, il termine indicava un brano eseguito da più voci e strumenti che cantavano e suonavano d’intesa delle parti differenti. Nel corso del ‘600 il termine continua ad essere applicato ad organici eterogenei, ma con l’affermarsi di una musica strumentale autonoma da quella vocale; fino a diventare una composizione strumentale di cui ogni parte viene eseguita da più strumentisti. Nel tardo seicento inizia a nascere il concerto grosso, ossia un’orchestra di archi in accordo che si contrasta con un ensemble di solisti.
Lo sviluppo del concerto grosso si deve però, nel settecento, ad Arcangelo Corelli.
Nel concerto grosso il ripieno è composto da quattro parti strumentali eseguiti da venti musicisti circa e il concertino invece da tre solisti, che hanno una diversa parte musicale.
Abbiamo quattro movimenti: allegro, adagio, minuetto e allegro finale.
I tempi sono: veloce, lento (andante, adagio), rondò (diverso dall’allegro, è un tema che ritorna circolarmente a/b/a/c/a/b/a).
Con Mozart poi abbiamo un nuovo concerto, il rapporto tra orchestra e solisti è più complicato. Vi è un ritornello ripetuto ciclicamente in un contesto però sonatistico, ovvero pervaso dal principio della “forma sonata”.
Infine, un’ultima innovazione vi fu con Vivaldi, l’orchestra aveva il motivo principale che dava spunto alla parte solistica.
Vedi anche: Cos’è la musica Classica?