Arte & Cultura

A suon di Jazz

di Federica Auricchio

 

Spesso mi viene chiesto cosa sia per me il jazz, io ogni volta rispondo come avrebbe risposto Armstrong: «Se per capire cos’è il jazz hai bisogno di chiederlo, allora non lo saprai mai!»

 

La storia del jazz

Il jazz nasce tra fine Ottocento e inizio Novecento negli Stati Uniti. Parte come fenomeno sociale tra gli schiavi afroamericani che trovavano conforto e speranza improvvisando dei canti. È nato come musica vocale perché si eseguiva durante il lavoro nelle piantagioni o durante costruzioni di ferrovie e strade, questo per ritmare e coordinare i movimenti del lavoro. Dalle piantagioni sud-americane arriva poi alle jam session, che sono delle improvvisazioni di musicisti che componevano pezzi ad orecchio.

 

Bird: un bizzarro improvvisatore

Si racconta che Bird, Charlie Parker, una sera sia entrato in un locale di New York, dove si suonava musica rhythm & blues. Quando i musicisti della band andarono in pausa, lui prese il sax di uno dei sassofonisti, lasciato incustodito sul palco, uscì fuori dal locale e si mise a suonare fraseggiando impetuosamente. Alcuni lo videro e uscirono di corsa pensando che Charlie avesse rubato il sax. Quando gli chiesero spiegazioni, lui rispose: «Volevo solo vedere se suonavano tutte le note di questo sax, perché finora ne ho sentite soltanto un paio!»

 

Il viaggio del jazz

Dopo le piantagioni abbiamo le jam session, poi nascono dei gruppi con massimo tre musicisti arrivando fino alle jazz band a New Orleans, Louisiana. Infine, il jazz giunge a Chicago e in Europa. Luis Armstrong arriva perfino sul palco di Sanremo: quell’edizione era condotta da Pippo Baudo e quando Louis salì sul palcoscenico si esibì al solito modo dei Jazzisti, ovvero pensando di avere tutto il tempo di improvvisare un assolo dopo avere cantato il tema principale della canzone, ma ciò era impossibile visti i tempi televisivi da rispettare. Pippo Baudo si trovò costretto ad interrompere l’esibizione bruscamente. Insomma, l’unico nella storia ad interrompere Armstrong!

Con gli anni il jazz è cambiato, prima con lo swing per poi riprendere le tradizioni della cultura afroamericana delle prime jazz band col bebop. Ora si è mescolato con tutti i generi musicali moderni anche non statunitensi.

Ancora oggi questo genere musicale continua a viaggiare nelle nostre orecchie e a farci sognare note improvvisate.

 

Foto di Victoria Pastore

La Redazione

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