O’ mare, o’ sole e o’ Schiacchetiello
Avete presente quei momenti in cui vedete foto di spiagge mozzafiato, tramonti bellissimi e morite di invidia per i vostri amici mentre siete bloccati a Napoli?
Magari avete degli esami da preparare, o lavorate 5 giorni su 7, o semplicemente non possedete il patrimonio della famiglia Lamborghini per fare una vacanza improvvisata alle Maldive.
Vi capisco e sono con voi, proprio per questo vi svelo un segreto, un cimelio sulla costa di Bacoli: lo Schiacchetiello.
Si dice che sventura perpetua possa colpire chiunque osi diffondere la posizione di questo luogo incantato. Non è vero, è una cosa che ho inventato al momento per creare un’aura di mistero. Ma c’è un fondo di verità, custodiamo gelosamente questo pezzo di paradiso così che nessuno possa deturparlo.
Scogli, rocce, alghe, un isolotto e acqua cristallina, questo è lo Schiacchetiello, un’oasi naturale che deve essere protetta. Mi piace pensarla come una parentesi primitiva, quel locus amoenus che allontana sofferenze e preoccupazioni.
E proprio per questo è difficile da raggiungere. Dovrete arrivare a Bacoli, fino a Punta Pennata, percorrere una ripidissima scalinata rocciosa ricoperta da piante, ma nel momento in cui vi ritroverete di fronte all’acqua limpida e al panorama capirete che ne è valsa la pena.
C’è solo un piccolo ristorante sul molo, per il resto la mano dell’uomo non ha neanche sfiorato quest’insenatura.
La differenza con un lido balneare qualsiasi sta proprio qui: il rapporto con il mare.
Il distacco creato dalla sabbia, da ristoranti, bar, sdraio e ombrelloni, fa sì che l’individuo percepisca l’insieme con superficialità.
Ma cos’è che ci fa sentire in pace con noi stessi quando torniamo a casa?
Il mare. E il sublime moto perpetuo delle onde che si infrangono per poi rinascere, e la sensazione avvolgente che ci pervade quando ci affidiamo ad esso, e la nostra miserabile esistenza e finitudine nei confronti della sua immensità.
A volte bisogna eliminare degli ostacoli per ritrovare quel sentimento, che ricordiamo di aver provato da bambini, perché l’innocenza coglie inconsapevolmente la bellezza della natura e la assapora, genuina e vera.
Quindi non avete bisogno di comodità, stendetevi su uno scoglio, assaporate il mare che si fonde con la terra, e giuro che non proverete più invidia per i vostri amici che vanno alle Maldive, o forse sì…
Angela Guardascione
Vedi anche: Skuma, storia di una sirena e del coraggio di ricominciare