GiraItalia: Valle D’Aosta
Regione in assoluto più piccola d’Italia, la Val D’Aosta è in realtà un bacino ricco di potenzialità, paesaggi mozzafiato, montagne tra le più alte d’Italia e un’importante cultura multietnica e plurilinguistica.
Candidata perfetta per le vacanze estive di chi ama la montagna anche nei mesi più caldi dell’anno.
Per convincervi a trascorrere le vacanze estive in questa splendida regione vi condurremo in un viaggio immaginario attraverso la storia, la cultura, i paesaggi e la tradizione della Valle D’Aosta.
La storia
Iniziamo a parlare di storia. Com’è nata la Valle D’Aosta e cos’era in origine? Anticamente questa terra era abitata dai Salassi, popolazione celtica appartenente alla cultura di Hallstatt.
I Salassi discendevano dalla tribù indigena degli Allobrogi e, in seguito ad un enorme aumento demografico della loro patria, si spostarono verso il Mediterraneo e, seguendo la famosa Via del Sale, arrivarono in Val D’Aosta dove si stanziarono, mescolandosi con la popolazione già abitante di quel posto.
Una prova pratica della presenza dei Salassi ci viene oggi fornita da alcuni termini del patois valdostano, come “berrio” (che vuol dire “pietra”) e “bletsé” (che vuol dire “mungere”).
Nel 25 a.C., poi, la zona venne conquistata dai Romani, che fondarono la Augusta Prætoria Salassorum, oggi conosciuta come Aosta. In seguito alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, però, la situazione cambia e la Val D’Aosta diventa terra di numerosi scontri tra diverse forze e diversi regni che volevano stabilirvi il proprio controllo esclusivo.
Data la forte presenza di forze francesi, è facile comprendere perché in questa regione, tutt’oggi, si parli fluentemente anche il francese in perfetta concomitanza con la lingua italiana e con il valdostano.
Un tentativo di reprimere questo storico plurilinguismo viene dal fascismo, che tenta di “italianizzare” la regione sopprimendo tutto quello che avesse a che fare con la lingua francese: vennero abolite le scuole in francese, vennero sequestrati i quotidiani francesi e tutto venne sostituito da scuole e giornali esclusivamente italiani. Anche i termini valdostani vennero italianizzati. In risposta a questi atti osceni di totalitarismo in Valle D’Aosta vennero organizzate diverse società e scuole segrete: i valdostani non si sono arresi perché non sapevano e non volevano rinunciare alle proprie origini e alla propria natura.
La cultura
Parlando della cultura della Valle D’Aosta non possiamo non pensare al famosissimo patois valdostano – gergalmente detto “dialetto” – che è una lingua francoprovenzale, che ha prodotto innumerevoli opere letterarie e musicali.
L’aspetto interessante di questo dialetto è la differenza che sussiste nelle parlate delle diverse valli che contribuiscono a rendere questo dialetto vivo, dinamico e multi sfaccettato.
Le prime e più importanti composizioni in francoprovenzale vengono associate al nome di Jean Baptiste Cerlogne, famoso anche – e soprattutto – per aver dato vita ad una grammatica e ad un dizionario del francoprovenzale.
Il paesaggio
Caratteristica primaria di questa regione è il suo paesaggio prevalentemente montuoso, che ospita alcune tra le montagne più alte d’Italia, basti pensare al Monte Bianco, al Monte Cervino e al Monterosa. Ma ci sono tantissimi altri luoghi incantevoli che, in questa regione, meritano di essere visitati:
- Prima fra tutte, la località montana di Courmayeur, che sorge ai piedi del Monte Bianco ed è sempre più la meta ambita dai turisti amanti della montagna e della pace;
- Da visitare, poi, è la Thuile, meta – durante il periodo estivo – di alpinisti, escursionisti e, più in generale, degli amanti della vita all’aria aperta;
- Breuil Cervinia, meravigliosa località ai piedi del Monte Cervino che offre infinite attrattive turistiche e naturali ed è sede prediletta di numerosi sport.
…e tantissime altre mete che contribuiscono a rendere la Valle D’Aosta un luogo magico, variegato, in cui regnano la pace, la quiete e l’armonia con una natura incontaminata e da preservare a tutti i costi.
Gli alpeggi della Valle D’Aosta
Nell’identikit di questa piccola ma ricchissima regione non può mancare un riferimento agli alpeggi, uno degli aspetti più caratteristici e originali non solo della cultura, ma anche dell’economia e, ovviamente, del paesaggio valdostano. Proprio nel periodo estivo, i capi dei vari allevamenti si riuniscono a formare mandrie di bovini che portano, poi, a pascolare sulle montagne.
Questa operazione dura all’incirca cento giorni e solitamente parte dal 15 giugno e termina il 29 settembre. Al termine di questo lungo periodo si svolge la cosiddetta desarpa, ovvero la ridiscesa a valle e, addirittura, si suole premiare “la regina delle corna” – ovvero la mucca “leader” – e “la regina del latte” – la mucca più produttiva – con delle corone di fiori (rossi per la regina delle corna e bianchi per la regina del latte).
Le regine, poi, sono le protagoniste indiscusse della famosa bataille des reines, ovvero letteralmente “battaglia delle regine”: chi tra le due concorrenti vince si guadagna il titolo di leader all’interno della propria mandria. Una vera e propria supremazia di bovine!
Tradizioni estive
Per chi voglia trascorrere le proprie vacanze estive in questa splendida regione, è assolutamente d’obbligo non perdersi l’importantissima tradizione – dalle origini antichissime e pagane – di accendere i fuochi durante il solstizio d’estate. In alcune zone della regione questa tradizione viene praticata il 24 giugno, in altre invece il 29.
Quale che sia il giorno, comunque, appena scende la notte vengono appiccati falò talmente grandi da essere visibili anche a chilometri e chilometri di distanza. Per la popolazione questa è una bellissima occasione per riunirsi attorno ai falò e mangiare, bere, ballare, cantare e divertirsi in compagnia e in armonia.
La Valle D’Aosta, insomma, offre infinite possibilità di svago e di relax, ingredienti imprescindibili per una Vacanza con la V maiuscola. A voi amanti della montagna e della natura: la Valle D’Aosta è il luogo che fa per voi in quest’estate 2021!
Anna Illiano
Vedi anche: Giraitalia: Sicilia