Curly Girl Method? Rivoluzionerà la tua “testa”
Hai cambiato almeno una decina di parrucchieri e prodotti, salti spasmodicamente da un video tutorial all’altro, ma ancora non sei riuscita a domare i tuoi capelli ricci?
Prima di perdere completamente le speranze, hai mai sentito parlare del Curly Method?
Il Curly Girl Method (CGM) è un metodo guida per il trattamento quotidiano dei capelli ricci. È stato ideato dall’hairstylist britannica Lorraine Massey che nel 2001 ha pubblicato il manuale Curly Girl: The Handbook con l’intento di rivalorizzare la bellezza naturale di contro ai modelli artificiali e ai metodi chimici che i media andavano propinando.
Gli insegnamenti del metodo si sono diffusi da un paese all’altro, riscuotendo un successo internazionale e arrivando fino a noi in Italia. Il web e i social pullulano di video e di profili di ragazze che da quando lo seguono vantano risultati miracolosi!
Non c’è niente di magico o di trascendentale, si tratta di una serie di semplici accorgimenti che possono fare la differenza.
Per cominciare, i primi passi indispensabili da seguire sono:
- Dare una spuntatina ai capelli, almeno per eliminare doppie punte e parti insane. Si sa che una folta chioma lunga fluente è il sogno di tutte, ma non tagliarli periodicamente (di un paio di cm, eh!) non è la soluzione per raggiungere lo scopo, anzi.
- Eliminare i prodotti a base di siliconi, solfati e alcool. Non lasciamoci ingannare da quei flaconi colorati con diciture accattivanti che passano le pubblicità. Proprio questi sono tra i principali responsabili dei nostri ricci capricciosi perché sono troppo aggressivi!
- Evitare sfregamenti e l’uso di temperature alte sia durante il lavaggio sia durante l’asciugatura.
- Per l’asciugatura preferire asciugamani in microfibra o cotone.
- Proteggere sempre i capelli dal sole, dall’acqua del mare e della piscina. Porre attenzione anche durante la notte.
Una volta seguiti questi comandamenti, passiamo alla prima fase della routine: il lavaggio.
Il metodo tradizionale prevede un ultimo lavaggio con lo shampoo abituale, per poi abbandonarlo definitivamente e passare al Co-washing. Il co…cosa?! Il lavaggio “condizionatore” o co-lavaggio consiste nell’utilizzo del balsamo al posto dello shampoo.
Non preoccupatevi, non è la schiuma strabordante a rendere pulita la cute. Sciacquate e applicatelo di nuovo o in alternativa usate una maschera idratante. Prendete delle piccole quantità di balsamo e massaggiate delicatamente con il palmo delle dita. Districate i nodi risalendo dalle punte alla radice.
Con acqua fredda sciacquate nuovamente il prodotto (sempre massaggiando), ma non eliminatelo del tutto cosicché il balsamo potrà proseguire il suo lavoro di idratazione anche post lavaggio.
In Italia è stata messa a punto una variante più flessibile del metodo, denominata My Curly Method, che offre procedure di lavaggio diversificate per tipologia di capello (porosità alta, media, bassa, mista).
Il balsamo rimane un ingrediente fondamentale in ogni lavaggio, ma non l’unico.
Si parte dal Final wash, cioè un lavaggio finale a base di uno shampoo senza siliconi, ma con solfati che purifichino la chioma dai prodotti deleteri precedentemente usati. È consigliato ripetere tale procedimento una volta al mese.
Dopodiché si procede con il Co-wash o con il Low-Poo (si possono anche alternare). Il Low-Poo prevede l’impiego di uno shampoo delicato e si applica nella stessa maniera del primo, in possibile combinazione con maschera idratante e balsamo.
Passiamo allo Styling.
È la fase immediata al lavaggio, nella quale si fa la “messa in piega” applicando prodotti sui capelli appena lavati, grondanti o tamponati. Tamponate i capelli in un asciugamano o in una maglietta di microfibra o cotone, tessuti che assorbono meno acqua rispetto a quelle in spugna. L’acqua è indispensabile all’idratazione del capello, per questo non va eliminata del tutto.
Procedete con i prodotti modellanti: prima il leave – in (prodotto senza risciacquo), poi gel, spume, oli o mousse. La scelta dell’uno o dell’altro dipende dal vostro tipo di capello. Potete fare vari esperimenti per trovare quello più adatto a voi.
Prodotti per Leave – in.
Tutti i prodotti devono essere rigorosamente approvati dal metodo, delicati e naturali, altrimenti una sola applicazione sbagliata annullerà i progressi ottenuti. Non pensate erroneamente che i prodotti approvati siano introvabili e costosi, al contrario se ne trovano tranquillamente di economici sugli scaffali dei supermercati.
Esistono diverse tecniche di styling. Alcuni esempi tra queste:
- Scrunching: accartocciate le ciocche dal basso verso l’alto a testa in giù o stando dritte (con il panno o con le mani);
- Pulsing: stesso movimento di prima ma bagnando i capelli;
- Squish to condish: fare scrunch raccogliendo l’acqua e il prodotto che colano dai capelli per riportarli sugli stessi;
- Finger colling: attorcigliare le ciocche su sé stesse per agevolarne la definizione.
Lo step successivo è il Plopping. Dovete avvolgere i capelli bagnati in un panno – sempre in microfibra – e lasciarli in posa. Il tempo perfetto di posa va dall’una alle due ore, ma soprattutto se è inverno e soffrite di cervicale, anche 10 minuti possono bastare.
La quarta e ultima fase è l’asciugatura.
L’ideale sarebbe asciugarli all’aria. Adesso che l’estate è alle porte e le belle giornate sono una solida realtà, approfittatene!
Il classico metodo invece prevede l’utilizzo di un diffusore. Ricordate: velocità e temperatura basse o medie anche se andate di fretta e volete sbrigarvi oppure rischiate di abbrustolirvi i capelli e di ritrovarvi con l’odiato effetto paglia!
Come usare correttamente il diffusore? Tenendo il phon a distanza, asciugate prima le radici a testa in giù, man mano percorrete tutta la lunghezza finché, arrivati alle punte, fate scrunch con il diffusore stesso e non con le mani.
Mai toccare i capelli durante l’asciugatura, solo alla fine potete massaggiare il cuoio per dare volume. Muovete la testa e il phon (non mantenetelo fisso in un solo punto) per favorire un’asciugatura omogenea e una capigliatura voluminosa.
Ed eccoci all’ultima accortezza, già accennata tra i must del metodo. È importante proteggere i capelli anche durante la notte per preservare la piega. A tal fine, avvolgete i capelli in un turbante o in una cuffia di seta.
Ultimato il processo di iniziazione al CGM, potreste aver riscoperto le potenzialità dei vostri capelli, quelle che erano rimasta sepolte da coltri di tecniche e prodotti aggressivi e inadatti.
C’è un però: i risultati non sono immediati, variano da capello a capello. Prima di arrivare allo stadio ottimale, si passa per una fase di transizione durante la quale i capelli possono esser brutti e senza forma. Questo perché si stanno purificando e abituando alla nuova routine. È un momento molto importante in cui bisogna sperimentare quali siano le procedure più adatte alla propria natura tricologica.
Con pazienza e costanza potrete dire addio all’incubo delle vostre chiome problematiche e fare finalmente swish con i vostri “nuovi” capelli lucidi, definiti e forti!
Vi basterà digitare su google o youtube “curly method” o simili per trovare di tutto e di più.
Giusy D’Elia
Fonte immagini: Gruppo FB My Curly Girl Method Italia
Leggi anche: Beauty&Co: come sbarazzarsi dei capelli secchi