Ricomincio dai libri: Maurizio de Giovanni presenta la sua sirena
Si è da poco conclusa la settima edizione di Ricomincio dai libri, la fiera del libro che si è svolta nella Galleria Principe di Napoli, tra l’odore di libri nuovi e ospiti eccezionali.
Nel variegato ed esaltante calderone di autori che hanno partecipato alla fiera, c’è stato anche Maurizio de Giovanni, l’autore di serie note come I bastardi di Pizzofalcone, Il Commissario Ricciardi e Mina Settembre.
Tre saghe letterarie che hanno conosciuto il successo grazie anche alle trasposizioni televisive fatte dalla RAI e con attori del calibro di Alessandro Gassmann, Lino Guanciale e Serena Rossi.
Una sirena a Settembre è l’ultimo lavoro del drammaturgo napoletano, appartenente al ciclo di Mina Settembre l’assistente sociale che lavora in un consultorio ai Quartieri Spagnoli e che vive ogni giorno il degrado di una città che tira ad andare avanti.
Il ventre di Napoli, quello fatto di odori forti e di scene miserevoli è raccontato da de Giovanni con l’abilità di chi riesce a strappare una risata anche nella miseria.
Degno dei più grandi della scuola napoletana, insomma.
I romanzi che vedono come protagonista Mina e i suoi scalmanati compagni di avventure hanno – nonostante l’ambientazione notevolmente peggiore – un tono completamente diversi rispetto ai Bastardi di Pizzofalcone e al Commissario Ricciardi.
Con tono leggero e a tratti comico, il racconto di Mina Settembre si distacca dal carattere per certi versi più cupo degli altri protagonisti dei romanzi di de Giovanni.
Trovando sempre la sua ambientazione a Napoli, de Giovanni racconta stavolta della madre di tutti noi: Partenope. La sirena.
«Io scrivo soltanto perché sono napoletano. Non mi sarebbe possibile scrivere lontano da qui. Non è possibile non imbattersi in mille storie a Napoli, andando via da Napoli smetterei di avere storie da raccontare»
Ed è la Madre uno dei personaggi più potenti di questo libro, Madre che è anche la madre da poco persa dall’autore e traspare nella descrizione di questo personaggio tutto l’amore incondizionato e l’affetto di un figlio che non smetterà mai di essere tale.
La Madre racconta e nutre, mezzi che sono secondo l’autore il modo per dimostrare l’amore e così, in un vicolo nascosto dei Quartieri, la Madre nutre, racconta e ama chi si siede al suo tavolo.
Partenope, invece, inganna.
E non a caso Partenope è la sirena che inganna i marinai ammaliandoli col suo canto e poi li uccide.
Ma come trovano il giusto spazio e il giusto incastro tutti questi personaggi all’interno del romanzo?
Per scoprirlo, non vi resta che leggerlo.
Maria Rosaria Corsino
Foto copertina: Pagina Facebook Ricomincio Dai Libri
Vedi anche: Il canto della sirena. Storia dolce di una tragica fine