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Venus Art: le art-sharer che mostrano il lato nascosto di Napoli

Due ragazze, amiche e storiche dell’arte, con il loro progetto sui social stanno facendo conoscere i posti non visitabili e meno conosciuti di Napoli e dintorni.

La Testata ha intervistato Roberta e Giuliana, le due fondatrici della pagina Venus Art, che con più di duemila follower su Instagram ha attirato non solo specialisti del settore storico-artistico, ma anche neofiti o semplici curiosi che vogliono saperne di più su Napoli e la sua storia.

Cosa spinge due ragazze a creare una pagina Instagram, sulla quale condividere la propria passione? 

R: «Siamo nate nell’aprile del 2020, in piena pandemia. L’idea di base di creare una pagina dove poter diffondere le bellezze della nostra città già c’era. Però con la reclusione in casa, l’impossibilità di visitare posti e girare per la città abbiamo potuto riflettere e avvertire sempre di più la necessità, l’esigenza di doverne parlare.»

Quali sono i social che usate per Venus Art?

R: «I nostri canali si trovano sia su Facebook che su Instagram, ma principalmente usiamo quest’ultimo per poter parlare dell’arte napoletana in generale: pittura, scultura, fino a passare all’architettura.» 

Ci sono tantissime persone che commentano ed interagiscono ai vostri post, dove ponete ai vostri seguaci domande interessanti su argomenti anche diversissimi, sempre riguardanti l’arte. Che tipo di rapporto siete riuscite a creare con i fan, cosa vi ha colpite maggiormente dei loro feedback?

G: «La cosa più bella e che ci ha colpite è il fatto che le persone non si aspettino di avere nella loro città dei luoghi così belli. Ci manifestano sempre il loro stupore, la loro sorpresa, ci ringraziano perché magari vanno poi a visitarli. E non stiamo parlando solo di appassionati: raggruppiamo sia persone che, come noi, sono legate al percorso storico-artistico, ma anche tanti utenti che sono napoletani ed amano scoprire la loro città. Ci hanno anche chiesto se facciamo visite guidate, anche se autonomamente non possiamo ancora farne. Questo ci fa molto piacere e non ce lo aspettavamo.»

E invece il vostro duo come e quando è nato?

R: «È nato nel 2010, proprio questo mese sono undici anni che ci conosciamo. Ci siamo incontrate all’università, svolgendo il nostro percorso accademico praticamente in simbiosi.»

G: «Anche se poi ci siamo specializzate in materie diverse. Ma questo non ha fatto altro che arricchirci. Io sono specializzata in Storia dell’arte Contemporanea, soprattutto la napoletana di fine Ottocento e inizi Novecento, mentre Roberta in Storia dell’arte Medievale, in particolare sulle sepolture angioine a Napoli.»

I vostri post sono molto accurati e precisi, si vede che c’è uno studio dietro. Quanto tempo impiegate solitamente per elaborare un contenuto su Instagram?

G: «Dipende molto dal contenuto. Quando dobbiamo programmare, ricercare consultando varie fonti, magari discordi tra loro, possiamo impiegarci anche quattro o cinque giorni. Ad esempio, Roberta ha elaborato adesso un programma da seguire per le nostre prossime mete.»

Potete spoilerarci qualcosa su qualche progetto imminente che avete?

R: «Vorremmo continuare, in primis, con la rubrica “Dillo con un’opera”, nella quale scegliamo due opere da cui trarre uno stato d’animo. Poi, accanto a questa, vorremmo aggiungerne un’altra. Attualmente stiamo aspettando i permessi per poter accedere ad una delle tante parti nascoste di Napoli. Noi di Venus speriamo di riuscire a mostrare anche questo luogo, ma al momento siamo ancora in attesa.»

G: «Abbiamo anche intenzione di non limitare il progetto solo a Napoli. Siamo riuscite a far riscoprire posti inaccessibili, come nel caso di Sant’Eframo Vecchio, dove Chiesa, catacombe e sotterranei non sono visitabili. Ma sono a due passi da noi e non sono conosciuti. Quindi, per ora, stiamo concentrando le nostre energie sulla nostra città, ma presto estenderemo anche al resto della Campania.»

La vostra passione per quello che fare è evidente, e questa sicuramente è una delle cose che chi vi segue apprezza di più. Se doveste riassumere l’intento di Venus, cosa direste a me, ai vostri fan e ai lettori de La Testata?

R: «Noi crediamo che il nostro lavoro, anche se per adesso è solo una piccola goccia, possa portare tante persone ad amare Napoli. È questo il nostro scopo principale, e vorremmo portare anche i napoletani stessi ad essere più consapevoli ed orgogliosi del nostro immenso patrimonio.»

G: «Bisogna avere occhi e amore per la propria città. Quante volte capita di percorrere una stessa strada tante volte al giorno, ma non notare quella cosa? Noi vogliamo dire ai napoletani di guardare davvero il posto in cui vivono. Spesso basterebbe avere degli occhi più sensibili per riuscire a vedere l’infinita arte che possediamo. E il nostro intento è proprio questo: valorizzare e far conoscere il posto in cui viviamo e quanto di bello ha da offrire.»

Elena Di Girolamo

Fonti immagini: Venus Art

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Elena Di Girolamo

(Madda)Elena Di Girolamo, classe ’96, si laurea troppo presto in Filologia Moderna, quando non sa ancora spiegare alla nonna a cosa servono i suoi studi. A mangiare è troppo lenta, ma è ingorda di libri, musica, fumetti, film e serie tv. Oscilla tra la convinzione di poter scrivere un best seller e la consapevolezza che mettere “leadership: 10” sul CV non le farà avere un posto da manager in Mondadori.

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