After the End di Dennis Kelly al Teatro ZTN è una pièce teatrale necessaria ed attuale
After the End è una sceneggiatura scritta dal drammaturgo inglese Dennis Kelly nel 2005, in occasione degli attentati di Londra.
Attentati che hanno riscritto il volto dell’Europa, ridefinito l’idea di “viaggiare sicuri” e poi sfociati negli attentati più recenti, quelli del Bataclan di Parigi, di Nizza, Bruxelles e tanti altri.
Lo spettacolo, messo in scena molte volte nel tempo ma sempre profondamente attuale, è in cartellone al Teatro ZTN dal 13 al 14 novembre con la regia di Maurizio D. Capuano. Nei ruoli dei due protagonisti, Mark e Louise, i giovani attori Emanuele Iovino e Federica Flibotto. La trama è semplice, scarna, quasi un pretesto per costruire il vero fulcro dell’opera: i personaggi, il dialogo, le loro interazioni.
Louise si sveglia nel rifugio antiatomico di Mark, che le dice di averla portata lì per salvarla, in seguito all’esplosione di ordigni biochimici che pare abbiano diffuso sulla Terra un terribile virus che provoca una misteriosa malattia mortale. Louise non ricorda niente, è sotto shock, preoccupata per i suoi parenti e amici, chiede spiegazioni, ma Mark le dice che dovranno aspettare lì, attendere istruzioni dalla radio, che per ora è fuori uso. Il tempo passa, i due parlano, discutono, Mark vuole costringere Louise a giocare a “Dungeon & Dragons”; Louise non vuole e, lentamente, la convivenza tra i due diventa sempre più complicata. Lentamente, Mark rivela la sua vera natura, affama Louise, la vessa psicologicamente e, infine, fisicamente. Fino a quando i ruoli si invertono, la vittima diventa carnefice e nascono sospetti sulla versione dei fatti raccontata da Mark.
Un thriller psicologico che richiama, tra convivenza forzata, virus e climi apocalittici, la situazione in cui hanno vissuto molte donne durante il primo lockdown di marzo 2020. Donne costrette a vivere due mesi in casa con i propri oppressori, maniaci del controllo che come Mark si nascondono bene, in grado di celarsi in primis alle loro partner. La sceneggiatura originale non aveva come focus la condizione della donna, la violenza dell’uomo, ma uno studio quasi entomologico sul deteriorarsi dei rapporti umani nella modernità. Tuttavia, i bravi scrittori sono tali proprio grazie alla loro capacità di registrare la realtà circostante, qualità che spesso li rende quasi preveggenti.
E così, a vent’anni di distanza dalla sua prima stesura, l’opera di Dennis Kelly può essere messa in scena allo ZTN di Napoli mantenendo intatta la sua premessa iniziale, ma adattarsi anche gli sviluppi della società contemporanea. La lotta al patriarcato, la resistenza alla violenza di genere, la possibilità della donna di riscattarsi da una posizione subordinata sono tutti temi che mantengono alta l’attenzione del pubblico, rendendo After The End un vero classico del teatro moderno.
Una regia solida e interpretazioni credibili da parte di attori giovani ma visibilmente consapevoli dell’importanza del testo combinano dunque una forte messa in scena, capace di tenere sulle spine la proprie audience.
La bellezza del teatro continua a colpire forte, abbracciando la visione di grandi classici traferiti in realtà pronte a sbocciare, riflettendo la molteplicità di visioni e potenzialità della messa in scena, del palcoscenico, dello spazio.
Sveva Di Palma
Foto copertina fornita da Teatro ZTN
Vedi anche: Occidente di Dario Postiglione al Ridotto del Mercadante è il trionfo del nuovo teatro