Digital life: l’intelligenza artificiale
I dibattiti sull’intelligenza artificiale hanno fatto molto discutere, ma ci siamo mai fermati a pensare alle cose positive?
Cerchiamo di capire prima di cosa si tratta!
«L’intelligenza artificiale è una disciplina che studia se e in che modo si possano riprodurre i processi mentali più complessi mediante l’uso di un computer. Tale ricerca si sviluppa secondo due percorsi complementari: da un lato l’i. artificiale cerca di avvicinare il funzionamento dei computer alle capacità dell’intelligenza umana, dall’altro usa le simulazioni informatiche per fare ipotesi sui meccanismi utilizzati dalla mente umana» da Treccani.
Possiamo affermare che al centro di un dibattito di pro e contro tra i suoi sostenitori e oppositori. Molti studi hanno dimostrato che l’intelligenza artificiale (IA), negli ambiti della tecnologia e delle scienze, ha portato a grandi vantaggi nel campo lavorativo e migliore stile di vita come ad esempio lo studio dell’Università di Oxford dichiara:
«Le capacità di intelligenza artificiale e apprendimento automatico stanno crescendo a un ritmo senza precedenti. Queste tecnologie hanno molte applicazioni ampiamente vantaggiose, dalla traduzione automatica all’analisi delle immagini mediche.
Ma man mano che le capacità di intelligenza artificiale diventano più potenti e diffuse, ci aspettiamo che il crescente utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale porti ai seguenti cambiamenti nel panorama delle minacce».
Non vi fate prendere dal panico quando leggete la parola “minacce”!
In tutte le cose ci sono i pro e contro e quindi vantaggi e svantaggi per tutti.
Nel complesso tecnologico l’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante: computer, telefonia e videogame hanno segnato la popolazione degli anni 2000.
Un esempio lampante di un gioco innovativo, che parla di robot e tecnologia all’avanguardia e di come noi pensiamo possa essere il futuro, è Detroit: Become Human ambientato nel 2038, data non molto lontana dalla nostra, dove ormai gli androidi hanno preso quasi del tutto il posto degli umani e dove il tasso di disoccupazione è molto altro causando il malcontento della popolazione.
Il gioco non è realistico ma evidenzia molto a quello che viviamo nella nostra realtà. La differenza è che nel gioco le macchine prendono del tutto il controllo della situazione: a noi si spera che non succeda!
Già negli anni ’40 Isaac Asimov sosteneva che le intelligenze artificiali dovevano essere progettate secondo i principi etici e morali che mettevano al primo posto la società e quindi si attenevano al controllo dell’essere umano.
La macchina che “sostituisce” l’uomo non gli toglierà del tutto il lavoro ma lo muterà, infatti ci sarà bisogno di più attenzione.
Forse è il caso di fare un esempio: in medicina, nel campo diagnostico, l’intelligenza artificiale può analizzare e mettere a confronto diversi dati, decifrando con precisione le patologie del paziente con molta più velocità, mentre in campo tecnologico droni, computer e software permettono velocizzare il tempo di lavoro, ma anche le macchine ci danno un esempio lampante di come la tecnologia aiuti con frenata assistita e pilota automatico.
Tutto intorno a noi è tecnologia, influisce sulle nostre vite, ma non bisogna mai dimenticare che è l’uomo che fa la macchina e non la macchina che fa l’uomo.
Ada di Domenico