Isaac Asimov e le sue previsioni divenute realtà
Isaac Asimov aveva previsto, nel corso della sua prolifica e lungimirante attività letteraria, i cambiamenti futuri della società.
Ma chi era Isaac Asimov?
Nato nel 1920 in Russia, fu chimico, scrittore e divulgatore scientifico. Emigrò insieme alla famiglia due anni dopo la nascita in America, dove si laureò nel 1939 in chimica alla Columbia University.
È unanimemente considerato uno dei più importanti autori di fantascienza e vincitore di molteplici premi letterari.
Da scienziato qual egli era, capì l’evoluzione della tecnologia, che al suo tempo era solo agli albori, e che divenne tema centrale dei suoi numerosi romanzi e racconti.
Nel campo lavorativo aveva egli previsto come i robot avrebbero assunto sempre più spazio nelle aziende e sostituito gli uomini in tutti quei processi di produzione ripetitivi e monotoni.
Percepì le potenzialità che i computer avrebbero avuto nel campo dell’istruzione, garantendo l’accesso libero ed illimitato a qualsiasi campo del sapere, per chiunque avesse voluto apprendere, direttamente nelle nostre case.
Ipotizzò un mondo in cui i veicoli si sarebbero mossi autonomamente, senza essere comandati dagli esseri umani. Al momento questi non sono ancora diventati realtà, ma studi su questo genere di mobilità sono in corso presso aziende come Tesla.
Ma anche in ambito domestico, le aspirapolveri robot che puliscono i nostri pavimenti, sono state da lui previste, come smartphone e videochiamate.
In Our Angry Earth scritto insieme all’amico Frederik Pohl, descrisse però anche le difficoltà che la società di oggi sta affrontando, a causa dei danni provocati dal cambiamento climatico e avverte delle conseguenze irreversibili verso cui la terra si avvia, se si continuerà ad utilizzare le sue risorse con poca intelligenza.
Questa della tutela ambientale è una delle sfide del nostro tempo più difficili da affrontare, dato che per interessi economici, le varie Nazioni sembra non vogliano trovare un compromesso utile, come la conclusione della Cop26 di Glasgow ha mostrato.
Nella sua vastissima produzione che conta circa 500 pubblicazioni, particolarmente importanti sono le Trilogie delle Fondazioni e il Ciclo dei Robot positronici.
Nella Trilogia delle Fondazioni Asimov racconta dell’Impero Galattico, della sua caduta e del periodo d’instabilità che segue, introducendo un concetto divenuto poi celeberrimo, quello della psicostoriografia, ossia prevedere i comportamenti della società attraverso lo studio di formule matematiche.
Nel ciclo dei Robot egli descrive il rapporto tra robot e uomini, ed enuncia le tre leggi della robotica, alle quali i robot devono sottostare per non danneggiare gli uomini.
Asimov, già negli anni ‘60, creò un futuro che per molti aspetti si è rivelato essere veritiero, avendo egli compreso le trasformazioni che la tecnologia avrebbe apportato alla nostra società e l’uso che ne avremmo fatto, descrivendo situazioni e comportamenti che oggi sono il nostro presente.
Beatrice Gargiulo
Vedi anche: Carne in vitro chiama e la scienza risponde, il futuro è alle porte