Il 30 Novembre mettici una X sopra. Sant’Andrea nell’arte
Santo tra i più conosciuti, con un nome molto utilizzato non solo in Europa ma anche nel continente americano – soprattutto declinato al femminile- quella di Andrea è una storia poco conosciuta.
Diciamo che la sua fama lo precede ed anche il fatto che abbia delle rappresentazioni iconografiche ben definite: come San Tommaso è quasi sempre rappresentato mentre tocca la ferita nel costato di Gesù Cristo, così Sant’Andrea è sempre rappresentato con l’aspetto di un anziano dalla folta barba e dai capelli grigi, accompagnato da una croce dalla forma strana, simbolo del suo martirio.
C’è però da dire che in realtà, stando alle fonti letterarie ed in particolar modo attenendoci ai Vangeli Apocrifi, dove per la prima volta appare la figura di Sant’Andrea, non viene mai descritta un tipo di croce da quella latina.
Facendo un excursus artistico nel corso dei secoli, vediamo infatti che questo tipo di croce viene rappresentata a partire dal quindicesimo secolo.
Possiamo vedere il famoso simbolo in questo dipinto del pittore spagnolo Bartolomé Esteban Murillo realizzato tra il 1675 e il 1682.
Qui appare la famosa croce a forma di X in un’atmosfera dai toni molto caldi, che rendono l’idea di un clima quasi afoso, dove non mancano però gli elementi teologici: vediamo infatti apparire al Santo la Madonna e gli angeli.
Completamente diverso è il clima che si respira nella Crocifissione di Caravaggio.
Utilizzando magistralmente, come sempre d’altronde, i giochi di luce e soprattutto ombre che caratterizzano le sue opere, Caravaggio rappresenta Sant’Andrea su una classica croce latina e lo rappresenta nel momento esatto dell’esalazione dell’ultimo respiro.
Molto simile ma comunque mai uguale alle Crocifissioni di Cristo e di San Pietro, il dipinto di Caravaggio rappresenta un Santo scarmigliato, ridotto all’osso, quasi già un cadavere.
Ai suoi piedi il Proconsole Egeas che lo invita ad abiurare il suo credo in cambio della salvezza ma il martire rifiuta la sua proposta.
Ma Sant’Andrea non viene rappresentato solo nel momento del suo martirio: pescatore anch’egli, come il fratello Simon Pietro, viene così dipinto in alcune opere come ad esempio nella Vocazione di Pietro e Andrea di Duccio di Buoninsegna, presente sul retro della Maestà del duomo di Siena.
Maria Rosaria Corsino
Vedi anche: San Francesco d’Assisi insegnaci a vivere