Evelina è l’Art Sharer di cui non sapevi di aver bisogno!
Ci ha messo un po’, Evelina Silvestroni (@a r t i t u d e) a capire quanto l’arte fosse importante nella sua vita.
Non era una semplice passione, non era un semplice hobby: Evelina ha fatto dell’arte il proprio lavoro.
Dopo strade sbagliate e tentativi mal riusciti, ha avuto il coraggio di rischiare e di sognare in grande. Ha fondato “artitude”, la pagina Instagram tramite cui, con foto e video, diffonde le bellezze d’Italia.
L’arte è per tutti e di tutti ed Evelina vuole dimostrarlo.
Ciao Evelina! È un piacere scambiare due parole con te. Tu fai un lavoro decisamente invidiabile! Sei un’Art Sharer: di cosa si tratta esattamente? Cosa vuoi trasmettere a chi ti segue?
«Ciao Maria Paola! Intanto ti dico che è un grande piacere per me rispondere a questa intervista, perché dà un valore aggiunto a quello che sto facendo.
Allora… sono un’Art Sharer, ovvero ho deciso di raccontare sui social, attraverso contenuti digitali, i luoghi d’Arte italiani. L’obiettivo è quello di farli conoscere a più persone possibili. Oggi passiamo molto tempo davanti al telefono… quale modo migliore per diffondere l’Arte e far appassionare a mostre o artiste e artisti? Credo che questo abbia un ottimo potenziale.
Vorrei che l’Arte diventasse di interesse di un pubblico più vasto, oltre coloro che l’hanno studiata all’università o lavorano in questo campo. Fino ad ora è stata troppo legata agli addetti ai lavori, ma l’arte in realtà è un campo a cui tutte e tutti possono avvicinarsi. A prescindere dalla laurea, si può visitare una chiesa o un museo. Sto cercando di scardinare questa mentalità consolidata nel tempo.»
Nel 2020 hai aperto il tuo account Instagram “artitude”. Cosa ti ha portato ad intraprendere questa avventura? C’entra un po’ la pandemia con le sue conseguenze?
«Il profilo Instagram l’ho aperto un po’ di anni fa ed era un album di fotografie virtuali che riguardavano ciò che di bello vedevo intorno a me. Già da lì ho iniziato ad avere una piccola community. Mi appassionava sia fare foto sia poter condividere i miei pensieri con delle persone a cui mi legavo pian piano. Ho deciso poi di cambiare nome alla pagina nel momento in cui ho capito che la mia grande passione era l’arte e che l’avrei voluta fortemente studiare all’università.
Lo scorso anno ho unito i miei studi d’arte agli studi del digitale e ho creato questo progetto, dedicandomi a lui con sempre più costanza e passione. La pandemia mi ha dato più tempo per dedicarmi a ciò che amo e, dedicandomici di più, ho capito che alle persone poteva interessare e che potevo davvero portare l’Arte verso tanta gente. Ho creato legami, confronti. In tante e tanti attualmente mi chiedono un parere su cosa poter visitare e questo mi dà una contentezza immensa.»
Ho l’impressione che siano sempre di più le persone interessate a mostre, musei e al mondo dell’arte in generale. Sei d’accordo? Pensi che i social abbiano un ruolo in questa “espansione”?
«Molto, vero! Vedo che l’interesse verso l’Arte inizia a diffondersi giorno dopo giorno. Molti vanno a vedere quello che consiglio, altri mostrano interesse, fanno una domanda. Giorno dopo giorno con i social si può fare davvero molto a mio parere. Non si parla molto dell’Arte nel mondo fisico e creare uno spazio online in cui farlo, in cui informare, raccontare secondo me è funzionale. I musei dovrebbero cogliere questa opportunità, ma hanno ancora molto da capire. Fanno un po’ fatica a comprendere l’utilità della figura di Art Sharer, mentre in molti campi è stata già capita l’importanza degli/delle Influencer, tipo il campo della moda o quello cosmetico.»
Tra i tanti eventi a cui hai partecipato, c’è stata una visita alla chiesa di Napoli Sant’Anna dei Lombardi e alla “sacrestia del Vasari”. Un commento su questa esplorazione e sull’esperienza napoletana più in generale?
«Ricordo la mia visita alla chiesa di Sant’Anna dei Lombardi con tantissimo affetto e meraviglia! Il personale e la social media manager sono stati super disponibili e gentili. La guida ci ha fatto una visita, su ogni angolo della chiesa, super dettagliata e interessante. Sai che non credevo fosse un luogo così ricco di storia e di opere così variegate? C’è Arte per quasi ogni secolo, eppure tutto è assolutamente armonico.
Le opere di Jago dialogano benissimo con le cappelle. La sagrestia di Vasari poi… incantevole! Mi ha affascinata molto anche la parte sottostante, ovvero quella con le sepolture. Il creepy mi rapisce sempre! Non conoscevo molto Napoli e il fine settimana di luglio mi ha fatto scoprire una città ricca di arte e di luoghi magnifici. Poco conosciuti purtroppo, ma spero nel mio piccolo di averli un pochino diffusi! Non vedo l’ora di tornare.»
Stai avendo molto successo e i numeri sul tuo profilo ne sono la dimostrazione. Avevi mai immaginato di arrivare fin qui?
Cosa dobbiamo aspettarci dall’Evelina del futuro? E tu cosa ti aspetti?
«Grazie davvero, lo apprezzo molto. Sono sempre molto grata per le parole di sostegno che ricevo, perché parte fondamentale del mio progetto è la mia community. I loro pareri per me sono importantissimi.
Allora, grazie a questo mio progetto sono riuscita ad ottenere molti lavori come Social Media Manager e attualmente è questa la mia professione. Sto gestendo pagine di luoghi culturali e non solo. Mi piace davvero moltissimo perché mi dà l’opportunità di mettere in atto la mia creatività, dialogare con tante persone. Amo questo aspetto del mio lavoro. È poi molto gratificante vedere che il tuo lavoro digitale fa conoscere un luogo a tante persone che altrimenti non lo avrebbero mai conosciuto.
Non avrei mai pensato anni fa di arrivare fin qui e di fare proprio questo come lavoro. Non ci credo ancora, ma posso dirti che ce la sto mettendo tutta ogni giorno. Mi impegno ora dopo ora sia nel mio profilo che negli altri che gestisco. Vorrei molto che l’Art Sharing diventi per me un lavoro a tutti gli effetti, nel senso che i luoghi d’Arte si aprano totalmente a questa figura e al digitale. Ci spero tanto. Nel frattempo, glielo farò capire!»
Grazie Evelina. Buona fortuna!
Maria Paola Buonomo
Copertina: Instagram
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