La biblioteca di Lovecraft: buone notizie per i cultisti lovecraftiani
Mentre attendiamo, a questo punto fiduciosi, il risveglio dei grandi antichi, possiamo consolarci con una selezione accurata dei racconti preferiti dal papà di Cthulhu.
L’orrore della realtà si fa sempre più noioso ma per fortuna, in Italia, la casa editrice Arcoiris ospita una collana chiamata La biblioteca di Lovecraft dedicata a sci-fi, weird, dark-fantasy.
Tutti sottogeneri che hanno in comune un elemento: esplorano ciò che va oltre la verità quotidiana ed approfondiscono il soprannaturale, un accogliente rifugio mentre il mondo reale va a rotoli.
Il volume omonimo, La biblioteca di Lovecraft, che apre la raccolta di libri, contiene un insieme di racconti poco conosciuti in Italia, selezionati tra le letture favorite dallo scrittore dell’orrore più famoso di Providence.
Ma la collana va oltre, offrendo spazio a due monografie dedicate al famoso occultista Aleister Crowley la cui esistenza spaventava i ben pensanti e i cui scritti hanno provocato scandalo.
Alcuni dei suoi numerosi racconti, mai pubblicati nella nostra lingua sono ora, finalmente, raccolti nei volumi I racconti della bestia e I ramoscelli d’oro.
Quest’ultimo, ha appena visto la luce ed è un omaggio folk horror a Sir James George Frazer, pubblicato in lingua originale per la prima volta nel 1988 e fino ad ora inedito in italiano.
La serie di pubblicazioni curata da Jacopo Corazza e Gianluca Venditti riserva un posto speciale anche all’orrore nostrano: Il giglio nero ha come filo conduttore la città di Firenze e comprende sei racconti prodotti tra il ‘700 e il ‘900 che descrivono la città in chiave gotica.
Mentre Il vampiro. Storia vera di Franco Mistrali è il primo romanzo italiano a tema vampiresco, un giallo gotico scritto quasi trent’anni prima del Dracula di Bram Stoker.
Un’interessante testimonianza del fatto che anche nella nostra penisola soleggiata la fascinazione per i figli della notte fosse presente ed espressa in forma letteraria.
Tra i volumi editati, merita una menzione d’onore Freaks, da cui è stato tratto l’omonimo film di Tod Browning. La pellicola è un capolavoro immortale del 1932 a cui si ispirò la punk band americana Ramones nello scegliere il proprio motto Gabba gabba hey.
Vero è che nel film cult lo slogan suonava differente, ma per portare alto il vessillo dell’anomalia, l’omaggio più appropriato non poteva che essere una storpiatura.
E le notizie migliori, per una volta, riguardano il futuro e renderanno felici proprio gli appassionati di Lovecraft.
Tra le pubblicazioni prossime, infatti, ci sono due gioielli imperdibili per tutti noi, piccole creature fameliche desiderose di una fetta di tenebre.
Un secondo volume de La biblioteca di Lovecraft che comprenderà nuovi racconti scelti dal sommo inventore della leggenda del Necronomicon e una chicca per gli appassionati del teatro degli orrori: una raccolta di storie del Grand Guignol parigino comprendente sia racconti che hanno ispirato le sue pièce teatrali che riduzioni in prosa di drammi concepiti originariamente per il palco.
Mentre una precaria e insopportabile realtà ci condanna all’attesa, quale notizia migliore della sicurezza di poter sguazzare nel ben più mite mondo dell’ultraterreno, trascendendo attraverso la letteratura e opponendoci al futuro?
Forse una buona soluzione per sopravvivere al presente è proteggersi in un passato agghiacciante ma da cui difficilmente saremo delusi.
Sara Picardi
Copertina: Jacopo Corazza via Instagram
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