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Miagolo, sogno, ma guai a te se mi dai il latte!

I gatti sono i nostri amici domestici, con i quali condividiamo la quotidianità. Ci giochiamo, parliamo con loro alterando la nostra voce, come se fossimo i personaggi dei cartoni animati per i più piccoli.

Dite la verità, non mentite. Ah, se solo i gatti potessero parlare, sono sicura che ci manderebbero a quel paese! 

Tralasciando l’effetto che i gatti suscitano su di noi, molti non conoscono l’affascinante e strano mondo di questi felini.

Cosa possono realmente mangiare, se condividono alcune abitudini dell’uomo, se, per esempio, sudano dalle zampe o non vedono bene da vicino.  

  • Il latte non fa bene alla loro salute

Un mito da demistificare è quello secondo cui i gatti amino il latte. Falso! Per quanto il sapore sia sicuramente tra i più graditi, la maggior parte dei gatti è intollerante al lattosio. Da piccoli possono nutrirsi del latte materno, ma è sconsigliabile offrire latte di mucca a un gatto adulto, onde evitare il rischio di causargli problemi digestivi e squilibri alla flora intestinale.

  • Non sentono i sapori dolci

I gatti non percepiscono i sapori dolci perché sono privi dei recettori del gusto attraverso cui è possibile riconoscere questo tipo di sapore. Mangiatelo voi quel pezzetto di cioccolata in più. 

  • Non vedono bene da vicino

Tutti vorremmo la vista dei felini. Ehm, no. Meglio indossare i nostri odiati occhiali, visto che faticano a mettere a fuoco le cose a una distanza troppo ravvicinata. Il motivo risiede negli occhi stessi, che, essendo molto grandi, rendono questi animali ipermetropi, ovvero hanno difficoltà nel vedere bene oggetti o persone più vicine di 30 centimetri.

  • Sognano 

I gatti sognano esattamente come gli esseri umani. Anche loro, come noi, quando dormono ed entrano nella fase Rem, possono produrre situazioni oniriche. Questa somiglianza tra umano e felino è dovuta al fatto che la loro mente ha lo stesso modello di onde celebrali delle persone nella fase di sonno profonda. Chissà cosa sognano, è un peccato non saperlo. 

  • Sudano dalle zampe

Il loro sudore non fuoriesce dalla pelle che ricopre tutto il corpo, come per noi, ma dalle zampe, dove sono posizionate le loro ghiandole sudoripare. Nello specifico si trovano nei cuscinetti ed è anche per questo che, soprattutto nei mesi estivi, notiamo le loro impronte sul pavimento

  • Hanno le impronte digitali sul naso

Vuoi tatuarti le impronte digitali del tuo gatto, prendendole dalle zampe? No, amico, al massimo devi tatuarti il loro naso, perché è lì che le troviamo. 

  • Esistono gatti anche mancini

Proprio come gli esseri umani che hanno una mano che utilizzano meglio, anche i gatti hanno una zampa predominante. Secondo alcuni esperti, questa caratteristica potrebbe dipendere dal sesso dell’animale, visto che da alcuni studi è emerso che i maschi preferiscano usare la zampa sinistra, rispetto alle gatte che preferiscono la destra. Sempre diverse queste femmine! 

  • Buona l’erba gatta! 

Ai gatti piace l’erba gatta poiché contiene nepetalattone, una molecola che ha una certa affinità con i feromoni sessuali dei felini. Un effetto simile è provocato anche dalle olive, per le quali i gatti hanno un debole. Non fateli eccitare troppo. 

  • Umano, non sei allergico al pelo!

A provocare l’allergia ai gatti non è il pelo, come spesso si crede. Babbani! Ma una proteina contenuta nella loro saliva.

  • I gatti riconoscono la voce del padrone

La conferma arriva da una ricerca dell’Università di Tokyo che ha dimostrato come i gatti, quando non ascoltano, semplicemente non hanno voglia di farlo, tuttavia capiscono tutto perfettamente. I ricercatori giapponesi hanno dimostrato come un gatto chiamato per nome da un estraneo abbia un atteggiamento corporeo di chiusura, rispetto al richiamo del proprio padrone, al quale reagisce con dei movimenti, pur ignorando il segnale verbale. Ne sanno una più del diavolo i nostri amici pelosi. 

Marianna Allocca                                                                        
Foto in copertina di Sara Picardi

Vedi anche: Volevo un gatto nero

Marianna Allocca

Mi chiamo Marianna Allocca e sono laureata in Filologia moderna. Nutro una grande passione per il cinema e le serie Tv. Mi piace la letteratura, l’arte, ma soprattutto amo Napoli con i suoi mille volti. Come direbbe Lars Von Trier, mi auguro di deludervi, perché credo che la delusione sia molto importante; se la si prova, vuol dire che si avevano delle aspettative.
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