Superstizione, atleti tra sport e riti scaramantici
Chi più e chi meno la superstizione può risiedere in davvero qualsiasi persona, magari senza rendercene conto, portando talvolta a fare dei riti scaramantici affinché un particolare evento finisca nel migliore dei modi.
Ma vi siete mai chiesti se, nel mondo dello sport, ci sono degli atleti particolarmente scaramantici? Beh io si, e proprio per questo vi porto alla scoperta degli sportivi più superstiziosi!
- Esteban Cambiasso
Ex numero 19 dell’Inter e forse uno dei calciatori più scaramantici della stagione 2009/2010, Esteban Cambiasso era solito svolgere più di un rito scaramantico che a vista d’occhio potevano sembrare davvero insoliti.
Primo fra tutti, è che alle riunioni tecniche era sempre uno degli ultimi ad arrivare: prendeva dalla prima fila una sedia e la portava indietro, quindi ci si sedeva in modo da essere sempre ultimo.
Oppure, quando effettuava il riscaldamento con la squadra, entrava in campo con un pallone sottobraccio, lo piazzava nella mezzaluna dell’aera e calciava in porta, così che gli avrebbe portato fortuna con i gol durante la partita.
Ma non è finita qui! Ad ogni partita, Cambiasso entrava in campo effettuando tre saltelli a zoppo galletto dopo aver toccato il terreno di gioco con la mano destra facendosi il segno della croce.
- Lebron James
Lebron James ha fatto in modo di avere un rito scaramantico che si può ricollegare solo alla sua persona. Prima di ogni partita, infatti, il numero 23 dei Lakers si mette del borotalco nelle mani affinché il pallone aderisca meglio durante la partita.
Il borotalco che avanza tra le mani viene poi lanciato in aria 3 volte, creando una nuvola di polvere bianca.
Inoltre, è famoso per avere una stretta di mano diversa per ogni suo compagno di squadra: un vero e proprio rito scaramantico che rafforza i rapporti!
- Roger Federer
Roger Federer, il rivale per eccellenza di Rafael Nadal (da cui nasce il nome della “rivalità Fedal”), non è da meno rispetto ai precedenti atleti in quanto a rituali scaramantici.
Infatti Federer è particolarmente legato al numero 8, essendo nato l’8 di agosto. Durante le partite il tennista svizzero porta con sé ben 8 racchette, mentre durante il match beve da (indovinate un po’?) 8 bottiglie diverse.
Ma bisogna far attenzione a chiamarlo ossessionato! Lo stesso Federer ha dichiarato che la sua è solo “una condizione per sentirsi più a proprio agio”.
- Michael Schumacher
Nella sua disciplina, Michael Schumacher era noto per essere piuttosto scaramantico.
Non solo saliva in auto sempre dalla stessa parte (abitudine comune tra i piloti), ma Schumacher era solito portarsi degli oggetti all’interno della macchina.
Di gara in gara gli amuleti cambiavano, ma è capitato che una volta, nel 2000, portò addirittura una spazzola di una bambola!
- Shaolin Sandor Liu
Shaolin Sandor Liu, pattinatore ungherese di short track, è solito entrare in campo gara con una particolare successione di gesti, forse ragione della sua prima medaglia d’oro alle Olimpiadi di PyeongChang 2018.
Tratto caratteristico del pattinatore ungherese è il toccare con la mano destra il sopracciglio destro e poi quello sinistro, fissando la telecamera, strizzando poi l’occhio destro e sorridere.
Sequenza nata per puro caso, quando Shaolin Sandor Liu lo eseguì per la prima volta – proprio in occasione di PyeongChang 2018 – il pubblico sembra aver apprezzato talmente tanto da farlo diventare un vero e proprio rito scaramantico!
Irene Ippolito
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