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Pesci rupestri

In un mare fatto di pareti lisce e superfici pieni di intercapedini, giacevano alcune lische di pesci che furono.

Dagli antichi erano chiamati i pesci rupestri, detti così perché non erano altro che delle pitture che giacevano sul muro di una caverna, nascosta da qualche parte nel mondo.

I loro colori erano ricchi di sfumature, ricordavano i riflessi del mare quando il sole ci si infrange nei vari momenti della giornata.

I pesci che furono sono simbolo di ricordi lasciati sul fondo, forse marciti ma sicuramente importante per qualcuno, in un’epoca ormai dimenticata ma pulsante in quelle pareti che improvvisamente sanno di mare e di sale

Disegno di Alessandro Mastroserio

Didascalia di Valeria Gentile

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Alessandro Mastroserio

Alessandro Mastroserio, classe 1995, nasce a Napoli. Sviluppa sin da piccolo subito un’insana passione per il disegno, insana perché ne abusa durante le lezioni delle materie che non gli piacciono. Le cronache ricordano i giorni dei suoi colloqui al pari del terremoto dell’Aquila 2009. Frequenta la scuola Internazionale di Comics, tra il 2013 e il 2016 studiando sceneggiatura e disegno a fumetti. Il suo sogno è di pubblicare un giorno una sua storia, vi prego aiutatelo. Collabora col magazine da Settembre 2018
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