Il 19 marzo a Sant’Anna siamo tutti eroi, non solo i papà
Madonne e messeri, siete tutti invitati a partecipare alla rievocazione storica a tema medievale che si terrà in occasione della Festa del papà, sabato 19 marzo.
Dove? Lo sfondo sarà offerto dal Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi a Napoli, non la distesa sterminata di un campo di battaglia, ma uno scrigno da scoprire.
A partire dalle ore 11:00 e a seguire, sarà data a tutti, grandi e piccoli, re e regine, cavalieri e principesse, la possibilità di ammirare le bellezze offerte dal Complesso e di partecipare a una rappresentazione storica che ci riporterà indietro, in un tempo in cui non siamo mai stati e che, di certo, non avremmo pensato di poter raggiungere così facilmente.
L’ingresso è aperto a chiunque, alle bambine e ai bambini coraggiosi, con occhi vispi e voglia di avere risposte a tutti quei “perché”, ai genitori più o meno impauriti, agli appassionati di storia, ai giovani e giovanissimi che hanno pensato almeno una volta di poter essere cavalieri e finalmente potranno toccare, provare ed esaminare da vicino armi e armature.
La cooperativa sociale ParteNeapolis gestisce i sevizi museali del meraviglioso Complesso e ne apre le porte per festeggiare insieme la festa dell’eroe per eccezione: il papà.
Potrebbe sembrare una fiaba, eppure non lo è.
Il Complesso di Sant’Anna, che si affaccia sulla storica piazza Monteoliveto, si trova a metà strada tra piazza del Gesù Nuovo e piazza Carità, in pieno centro storico di Napoli.
E se già questo non bastasse a convincere i curiosi a fare una passeggiata in solitaria, prendere per mano i propri bambini o trascinare qualche amico un po’ svogliato, è dentro il Complesso che si genera la vera magia: un tripudio di luci, sfarzo e prestigio, in cui l’arte napoletana, accompagnata dalla fiorentina, lascia senza fiato.
A prendere coraggio e buttarsi in questo ambiente così suggestivo, saranno i cavalieri della Compagnia d’Arme La Rosa e La Spada, promotrice dell’evento: una rievocazione storica per scoprire i segreti della vita militare in Campania tra l’XI e il XV secolo.
Scopriamo di chi si tratta: un’associazione formata da «persone come tante», così si definiscono, «accomunate dalla passione per la storia», che si pone come obiettivo quello di avvicinare il visitatore-spettatore al patrimonio storico e culturale della terra che li ha visti nascere e crescere, a cui fa da sfondo il mare e su cui si affaccia il Vesuvio.
I cavalieri, destreggiandosi con le armi e commentando l’arte che li circonda, permetteranno a tutto ciò che giace sotto la pietra, scolpito nel marmo, di prendere vita nuovamente, come si trattasse di Una notte al museo, però di giorno, e con maggiore consapevolezza.
Non abbiamo mai sognato di trovare una macchina del tempo e sperato che funzionasse sul serio? Eccoci serviti.
Il pubblico diventerà parte della scena, rappresentata in maniera così minuziosa da rendere difficile capire dove finisce la realtà e comincia la finzione, se ancora di “finzione” si può parlare.
E in realtà no, perché proprio qui sta il bello del diventare un cavaliere. Alla base delle attività della Compagnia, infatti, c’è una meticolosa ricerca attraverso documenti, testi e fonti iconografiche relative al periodo storico che si vuole rappresentare.
Ed è proprio tutto vero! Dagli abbigliamenti ed equipaggiamenti del tempo, agli elmi e le lanterne, tutto ricreato e lucidato per essere messo alla prova durante gli eventi.
I protagonisti sono loro, ma potremmo essere anche noi, chiunque accetterà la sfida e deciderà di prendersi sul serio, buttarsi all’indietro per vivere una breve ma intensa avventura tra scudi, spade, duelli, pesanti armature e grida di battaglia.
A tutti i papà che si sono sentiti chiamare eroi, alle mamme che lo sono senza sentirselo dire, ai giovani che affrontano piccole sfide ogni giorno, ai bambini e alle bambine che, alla fine, sono i più valorosi di tutti, non andrebbe di essere cavalieri almeno per un giorno?
Stefania Malerba
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