La vera storia di Sir William Wallace
Sir William Wallace fu un patriota e condottiero scozzese, nato nel 1270 ad Elderslie.
Poco si conosce della sua vita a causa della carenza di fonti dirette degli avvenimenti, l’opera più vicina è il poema Wallace scritto da Harry il Cieco due secoli dopo, nel 1470 circa.
Sappiamo che Wallace nacque in una famiglia benestante che fu in grado di fornirgli una buona educazione, conosceva il latino e il francese appreso da due suoi zii preti.
La sua attività di condottiero, secondo le leggende, comincia nel 1296 in seguito all’uccisione di due guardie inglesi che lo avevano fermato mentre era di ritorno da una battuta di pesca.
Secondo alcune fonti con quel gesto Wallace vendicò il padre che quattro anni prima era stato ucciso dagli inglesi. Appurato è il clima di astio e rancore nei confronti degli inglesi che in quel particolare momento storico si respirava in Scozia.
Nel XIII secolo la Scozia fu scossa da violente lotte e ribellioni da parte della popolazione e dei nobili per difendere la loro indipendenza dalle ingerenze inglesi.
Dopo la morte della giovane Margherita di Scozia nel 1290, il re d’Inghilterra Edoardo I approfittò della mancanza di un erede al trono scozzese per estendere la sua influenza su quel territorio, dove già molti nobili erano legati a lui da legami di vassallaggio.
Fu così che riuscì a imporsi tra le contese dei nobili per il trono e a far eleggere come sovrano John Balliol che giuró subito a lui fedeltà.
Ma nel 1296 il fragile equilibrio si ruppe ed Edoardo I fece catturare John Balliol a causa del rifiuto di quest’ultimo di seguire l’Inghilterra nelle sue guerre contro la Francia, ed inviò truppe per occupare la Scozia, scatenando la ribellione di molti scozzesi, tra cui William Wallace che divenne ben presto il punto di riferimento dei ribelli.
Le fonti ci riportano numerosi combattimenti a cui Wallace e i suoi presero parte sbaragliando le truppe nemiche molte volte, per 9 lunghi anni.
Tra le sue prime imprese ci fu l’assalto alla città di Lanark dove uccise lo sceriffo, per protesta contro le elevate tasse che venivano imposte alla popolazione, secondo altre fonti per vendicare l’uccisione di sua moglie Marion.
Wallace creò un esercito di contadini di cui divenne capo come fecero anche altri nobili scozzesi.
Clamorosa fu la battaglia avvenuta presso il ponte vicino la città di Stirling in cui Wallace ed altri nobili ottennero un’importante vittoria sulle truppe inglesi, le vittime inglesi furono circa 5000.
Nominato Guardiano di Scozia, governò sui territori sottratti agli inglesi fino al 1298 circa, quando il suo esercito subì una pesante sconfitta presso la foresta vicino Falkirk da parte degli arcieri e dalla potente cavalleria di Edoardo I.
Questa vittoria inglese portò, anche a causa del gran numero di vittime scozzesi, molti nobili ad arrendersi e chiedere la pace al sovrano inglese.
Wallace perse il titolo di Guardiano di Scozia, ciò nonostante non si arrese e continuò a combattere fino al 1305.
Tradito da un nobile scozzese fu arrestato e condotto a Londra.
Dopo un processo sommario William Wallace venne condannato a morte. La sorte che subì fu atroce e volta a scoraggiare chiunque altro avesse avuto intenzione di ribellarsi al potere inglese.
La testa di Wallace fu posta sul ponte di Londra, mentre parti del suo corpo furono esposte come monito nelle principali città scozzesi.
La sua fama però non è stata scalfita dal tempo, le gesta di Sir William Wallace hanno lasciato un segno profondo negli animi degli scozzesi ed anche in quelle degli inglesi a cui aveva dato tanto filo da torcere.
Nel XVIII secolo venne proclamato eroe nazionale della Scozia.
Beatrice Gargiulo
Copertina: Wikipedia
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