Chi è Liberato? Forse abbiamo una risposta
Chi è che non conosce Liberato? Se non sapete di chi si tratta, fermatevi subito e andate a sentire una sua canzone. Non ve ne pentirete! Dal 2017, infatti, questo cantautore ha cambiato il panorama musicale italiano, grazie al mix tra testi in napoletano e suoni innovativi.
Liberato è entrato nell’immaginario collettivo anche per l’enorme mistero intorno alla sua identità. Nei video delle sue canzoni appare sempre di spalle, non rilascia interviste e non appare mai in pubblico.Ciò non ha fatto altro che aumentare l’attenzione nei suoi confronti. Le voci e le speculazioni, in questi anni, si sono sprecate. Ma chi è davvero Liberato?
Ebbene, sembrerebbe esserci una risposta certa! Il web, nelle ultime ore, è letteralmente impazzito: Liberato dovrebbe chiamarsi Gennaro Nocerino. Ma come si è arrivati a questa conclusione? Beh, diciamo che gli indizi non sono pochi! Andiamo a scoprirli insieme!
Partiamo dal brano “We come from Napoli”, rilasciato nel 2020 per la colonna sonora di “Ultras”. Ebbene, tra gli autori di questa canzone compare proprio Gennaro Nocerino. E quindi? Potrebbe essere semplicemente un autore, direte voi. Gli indizi, però, non terminano qui. Infatti, sul sito della SIAE (Società italiana Autori ed Editori), alcuni fan attenti hanno notato una coincidenza strana.
Il trio di producer “Future Romance”, infatti, sul sito della Siae appare formato da: Fiorius, Bawrut e…Liberato! Inutile dire che il terzo membro del gruppo, ufficialmente, è Nocerino. Allora? Siete convinti ora? Se ciò non bastasse, potremmo aggiungere che Bawrut ha collaborato con Liberato stesso nel brano Je ‘o tteng e t’o ddong’.
Da ieri è scoppiata una vera e propria caccia agli indizi. Tutti vogliono essere sicuri di capire chi si nasconde dietro il famoso cappuccio di Liberato. Già nel 2017 si era sparsa la voce che Liberato fosse Emanuele Cerullo, un giovane scrittore e poeta napoletano. Effettivamente, c’è molta somiglianza tra le poesie di Cerullo ed i testi presenti nelle canzoni di Liberato. Altri invece hanno ipotizzato che Cerullo abbia semplicemente collaborato alla stesura dei testi. Inoltre, i fan hanno scoperto tantissime altre coincidenze che legano le due figure.
C’è poi chi ha ipotizzato che Liberato sia un giovane detenuto del carcere minorile di Nisida. Un’altra teoria, maggiormente verosimile, sostiene che Liberato sia in realtà un team di vari professionisti. Quale sarà la verità? Liberato, alla fine, chi è? Forse riusciremo a scoprirlo, o forse no. Tuttavia bisogna chiedersi una cosa: è indispensabile scoprire la sua identità? Non sarebbe meglio concentrarsi solamente sul contenuto delle sue canzoni? Se c’è la volontà dell’artista di rimanere in anonimo, il pubblico dovrebbe rispettarla.
Il fascino è tutto in questo, nel rimanere con il dubbio di chi è riuscito, in pochi anni, ad imporsi nel panorama musicale nazionale, portando in alto la cultura, i simboli e la lingua partenopei. Continuiamo a sognare di vedere chi vogliamo sotto quel cappuccio, poiché è semplicemente arte al servizio dell’arte e non della notorietà.
Stefania Berdei