Guardatevi allo specchio ma non rispondete subito
Che forma io avessi prima non lo ricordo. Certo è che, non sapevo di poter essere ancora luce.
Girl power – La protesta delle donne. Sono le donne a guidare le manifestazioni di piazza contro la rigida applicazione della legge sull’hijab.
Non sono contro il velo, ma contro l’obbligatorietà del velo. Molte hanno pubblicamente bruciato il loro copricapo, come è accaduto a Sari, nel nord del paese. Altre hanno tagliato i capelli in segno di solidarietà e diffuso le immagini attraverso i social. Nazanin Zaghari Ratcliffe, operatrice umanitaria anglo – iraniana ed ex prigioniera, che, in un video apparso sulla BBC si mostra con le forbici in mano intenta a tagliare le ciocche per mia madre, per mia figlia, per le donne del mio paese, per la libertà. La Ratcliffe, residente a Londra, fu arrestata a Teheran in occasione di una visita alla sua famiglia ed è stata detenuta per sei anni nel carcere di Evin con l’accusa di spionaggio.
Si tratta di un movimento femminista iraniano? Magari. È quello che si chiede Kian Tajbakhsh, Senior Avisor del Columbia University Global Center. Le manifestazioni di piazza di questi giorni, per lo studioso, sembrano essere una svolta epocale nella storia del paese perché le donne si stanno battendo apertamente contro la gestione patriarcale non solo del loro corpo ma anche degli spazi pubblici. Le ragazze che scendono in piazza – scrive Tajbakhsh – non chiedono solo l’abolizione dell’obbligatorietà dell’hijab, ma chiedono di vivere sotto un diverso sistema di governo. E che si sappia. E che se ne parli. Ancora.
Questa terra mi ha accolto a braccia aperte – scrive Alessia in un post intitolato Bella ciao. Alessia è una donna che ha affidato il suo sogno al ritorno in Pakistan per ricostruire un villaggio distrutto dalle alluvioni. Sapeva di riuscirci. Ci credeva. Alessia ha trovato la bellezza in altri popoli anno dopo anno, rispettando quelle che sono le tradizioni e pure gli obblighi di chi continua a rischiare la vita per la libertà. Donne, uomini, bambini, anziani, rischiano la vita ogni giorno quando vanno per le strade. Alessia è stata arrestata dalla polizia giorni fa e attualmente detenuta in Iran.
Tutto è diviso in due parti, tranne che per una. Sei una donna. Sei il più grande degli esseri umani e meriti tutto. Fa che tu sia ricordata, per favore, sii la nostra voce. Che se diventiamo una sola voce, questa voce è più bella.
Sono almeno quarant’anni che le donne iraniane sfidano le autorità lasciando scoperti diversi centimetri di capelli. E Mahsa Amini è colpevole di non aver indossato correttamente l’hijab.
Che meraviglia poter essere ancora luce.
Francesca Scotto di Carlo
Illustrazione di Sonia Giampaolo
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