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“L’Imperatrice”: un nuovo volto per Sissi

L’arrivo dell’autunno ha visto l’avvento di un nuovo capolavoro: L’Imperatrice, fin da subito in cima alle classifiche Netflix.

La serie riporta ancora una volta sullo schermo la figura di Elisabetta di Baviera, meglio conosciuta come Sissi, che continua ad affascinare le generazioni di tutti i tempi.

Il grande mito della principessa Sissi si è diffuso principalmente grazie alla famosissima trilogia hollywoodiana degli anni Cinquanta, che ha incantato tutti grazie all’inconfondibile volto di Romy Schneider, che ha vestito i panni di un’imperatrice romantica e calata in un set da favola.

Questo tipo di rappresentazione, però, non ha fatto altro che idealizzare la vera personalità di Elisabetta, la sua vita a corte e il suo matrimonio.

Infatti, nell’immergersi in questa nuova storia di Sissi proposta da Netflix, bisogna dimenticare l’immagine fiabesca della nota principessa che tutti siamo abituati a vedere, poiché forse, per la prima volta, si dà voce ad una donna che non si è mai sentita capita e ascoltata.


“Solitaria vago in questo mondo,
alla gioia, alla vita da tempo ho voltato le spalle;
con nessuno condivido la mia vita,
mai vi fu alcuno che mi abbia capito.”


Sono parole riprese dal Diario poetico di Elisabetta, composto tra il 1885 e il 1888, da lei dedicato alle “anime future”, anime ancora non nate che sperava potessero finalmente capirla.


È già questo un indizio che rivela la vera indole di Sissi, timida e incline alla malinconia, cresciuta a Monaco di Baviera con un’inconsueta libertà di costumi, poco adatta alle abitudini di corte.


Le regole della corte viennese, infatti, non hanno mai piegato la sua indole ribelle: Sissi è sempre rimasta fedele alla sua ossessione per la magrezza e la ginnastica e alla sua passione per l’equitazione e per la poesia.
“Un gabbiano di nessun dove io sono, nessun lido considero mia patria… è di onda in onda che io volo”.


Elisabetta non venne mai meno al suo ideale di libertà, tanto da allontanarsi continuamente da palazzo e venendo meno ai suoi impegni, per cui, se la sua straordinaria bellezza la fece diventare un idolo, le sue strane manie la condussero ad essere bersaglio di maligni pettegolezzi. Il suo grande mito, infatti, iniziò a diffondersi solo dopo la sua morte.


Sissi, quindi, non era la figura fiabesca che i film ci hanno sempre raccontato ma un personaggio dall’esistenza complessa e tormentata.
La nuova serie Netflix, diretta da Katharina Eyssen, inizia ad avvicinarsi alla realtà storica, lasciando comunque un velo di finzione che avvolge eventi e personaggi.


I sei episodi riprendono Sissi, interpretata da Devrim Lingnau, a partire dalla vita in Baviera, seguendo poi il suo ingresso alla corte d’Asburgo, in qualità di moglie dell’imperatore Francesco Giuseppe, interpretato da Philip Froissant, dove darà filo da torcere non solo al suo sposo ma soprattutto alla suocera, l’arciduchessa Sophia.

Sissi è sempre stata considerata folle dai suoi genitori, poiché passa la maggior parte del suo tempo a cavallo e a scrivere poesie, tanto da minacciare di chiuderla in manicomio.


L’arrivo a corte sembra l’inizio di una favola, ma in realtà è l’inizio di un incubo per la giovane Elizabeth, oppressa da nuove abitudini che le stanno strette e costretta ad una vita che sembra allontanarla sempre di più dall’amato marito.


Gli intrighi di corte sono all’ordine del giorno mentre il regno è in bilico sotto la pressione di un popolo rivoltoso e affamato che accerchia il palazzo imperiale. Tutto questo pone inevitabilmente in crisi l’amore tra Franz e Sissi, che ormai allo stremo decide di lasciare il palazzo.


Un potentissimo e inaspettato finale di stagione lascia una marea di interrogativi: sarà la fine del loro amore? I prossimi episodi rimarranno fedeli all’incompresa imperatrice dandogli giustizia o lasceranno spazio alla finzione e a risvolti totalmente inaspettati? Non ci resta che aspettare una nuova stagione e scoprire come verrà arricchito il nuovo volto di Sissi.

Maddalena D’Angelo

Leggi anche: La “principessa Sissi” o imperatrice ribelle?

Maddalena D'Angelo

Un po' troppo timida, particolarmente sensibile, esageratamente romantica, mi definirei così. Sono Maddalena D’Angelo, classe ’99 e studentessa di Filologia moderna. Parola d’ordine? Creatività. Mi piace trasformare il mondo fuori e mostrare il mondo che ho dentro. Ho sempre vissuto con la penna in mano, con le scarpette da punta ai piedi e con mille idee in testa, ma non sto qui a raccontartele, scoprile leggendo i miei articoli!
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