Cheerleading, la storia dello sport volto ad incoraggiare il pubblico
Il cheerleading è uno degli sport più praticati negli Stati Uniti con circa 1.5 milioni di praticanti, senza contare i milioni di atleti che lo praticano all’interno di scuole ed università.
Ma com’è nata questa curiosa disciplina, che da anni viene rappresentata anche in film e serie tv?
Parto col dire che il termine cheerleading significa, letteralmente, “dirigere la tifoseria”, o meglio, “incoraggiamento”, ed è un termine angloamericano che indica uno sport che racchiude in coreografie elementi di ginnastica, danza e acrobazia.
Queste coreografie multidisciplinari vengono effettuate per concorrere a gare specifiche e per incoraggiare le squadre sul campo da gioco, durante le partite.
Le prime manifestazioni di cheerleading nacquero spontaneamente negli Stati Uniti negli ultimi anni del 1880, quando durante le partite il pubblico cantava all’unisono per incitare le proprie squadre.
Nel 1894 ci fu il primo caso di cui si hanno notizie, presso la Princeton University.
Quattro anni più tardi, il 2 novembre 1898, viene segnalato come il giorno della nascita del cheerleading organizzato, ossia quando lo studente Johnny Campbell diresse il tifo del pubblico.
La prima organizzazione di cheerleading nacque nel 1903, ed era una disciplina prettamente maschile.
Vent’anni dopo vennero introdotte nelle squadre anche le donne, e al giorno d’oggi si è calcolato che circa il 97% dei cheerleader siano di sesso femminile.
Nel 1948 nacque la National Cheerleaders Association, mentre negli anni Sessanta la National Football League (NFL) iniziò ad organizzare squadre di cheerleading come supportartici “ufficiali” dei vari team.
La prima squadra dell’NFL ad avere una propria squadra di cheerleader furono i Baltimore Colts, ossia gli attuali Indianapolis Colts.
Negli anni Ottanta le uniformi delle cheerleader diventarono molto più succinte ed aggiunsero alle coreografie passi di ginnastica e acrobazie da stuntman.
Proprio per la pericolosità delle acrobazie che le atlete svolgevano, le organizzazioni di cheerleading come la American Association of Cheerleading Coaches and Advisor (AACCA) iniziarono a pretendere norme e standard di sicurezza, affinché venisse diminuito il numero di infortuni e prevenire la preparazione di coreografie eccessivamente pericolose.
Nel 2003 è stato fondato il National Council for Spirit Safety and Education (NCSSE), così che gli atleti possono seguire degli standard di allenamenti sicuri a cui gli allenatori si devono attenere.
Al giorno d’oggi questo sport viene associato principalmente a discipline quali football americano e basket, mentre sport come calcio, hockey sul ghiaccio, wrestling o baseball sponsorizzano occasionalmente squadre di cheerleading.
Per quanto riguarda il cheerleading italiano, la prima squadra competitiva è stata l’ASD Cheerdance Millennium di Gropada (Trieste).
È stata fondata nel 2003, ed è stata la prima squadra a rappresentare l’Italia ai campionati europei di cheerleading a Manchester, lo stesso anno.
La Federazione Italiana Sport Acrobatici e Coreografici (FISAC) è stata costituita nel 2008, ed ha organizzato il primo campionato nazionale di cheerleading nel 2009 a Cesenatico.
Sempre nel 2009 si costituisce la FICAD, vale a dire la Federazione Italiana Cheerleading Acrobatico e Dance.
Irene Ippolito
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