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Fatti la tesi tua

Argomento a me molto caro che coincide col mio momento (altrettanto caro).

Mi sveglio con i primi raggi del sole e con un cuscino dei quattro per terra. Guardo l’ora sul display: sono le otto e trenta. Leottoetrenta? Tranquilla io, tranquilla mai. 

Indizio numero uno. Mi ricordo che Joséphine è un’adulta indipendente e ormai da tempo fa quello che le pare. Lo annunceremo, io e Jo, con un tono festoso: come se quel giorno si celebrassero compleanno, Natale e capodanno tutti e tre insieme. Come se, quella che ne verrà, non potesse essere che una notizia straordinaria, da accogliere con esultanza.

Ci sono io e ci sono i gesti che sto in assoluto ripetendo di più negli ultimi mesi. Ho voluto scrivere della mia materia, non della mia storia. Ho voluto riunire in un elaborato tutto ciò di cui tratto quotidianamente. Si parla di potere, politica, numeri, responsabilità. Ne sono noti i testimoni: nottate al computer, pomeriggi su libri, ricambio del film lacrimale ridotto. Mettici anche un po’ di sentimento e (non) ansia di non riuscire a finire tutto in tempo. Ci riuscirò.

Lo chiamano “l’argomento”. L’argomento della tesi di laurea dovrebbe essere l’argomento diletto che abbiamo già trattato in svariati articoli – vedi me. Ad ogni modo, la tesi di laurea è quel documento che viene redatto dallo studente, dopo averne concordato l’argomento con il relatore, e coincide con il momento più importante già che ne sancisce il termine e ne rappresenta, quindi, la resa dei conti di quegli anni.

Quale argomento scegliere? Come si può dimostrare tutto quello che si è mandato a memoria? È una vera impresa. Per altri l’unica fatica è quella di trovare la persona giusta a cui delegare il lavoro. E qui c’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra i business che non conoscono alcuna crisi, infatti, c’è quello delle tesi di laurea, pure se illegale. Un mercato a cui è facile accedere: basta digitare la parola “tesi” in rete e via ai siti di annunci e offerte.

Attention a parole chiave come “assistenza” o “vuoi una mano con la stesura” per ingannare la legge, che punisce con la reclusione fino a tre anni chi abitualmente scrive tesi di laurea a pagamento per conto di altri. Alti i prezzi: per una tesi si pagano in media 1500 euro. Se in contanti meglio, per evitare di lasciare tracce.

Lasciare una traccia ha a che fare con l’avere uno scopo nella vita, un perché che ci muove. Non riesco a pensare che all’unica traccia: la mia. La mia motivazione è profonda, così come, dal profondo, arriva la motivazione di ciascuno di noi. Chi pensa di non averla, una motivazione, un perché, uno scopo, è soltanto troppo pigro per scavare, per mettersi in gioco.

Quando ti laurei? Ho detto che manca poco. Il pensiero delle ciliegie mi rende felice.

Spoiler: non è l’unico. Ne troverete un altro, da qualche parte, quando meno ve lo aspettate.

È impressionante come nonna A. capisca sempre tutto. 

Yours to keep.

Francesca Scotto di Carlo

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Francesca Scotto di Carlo

Di sé dice di essere un «cumulonembi»,testarda, indistruttibile, assertiva. Scrittrice, umanista, attivista, è una di quelle persone con la voglia di cambiare il mondo, un passo alla volta. Fai rumore, si.
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