Raimondo D’Inzeo, un cavaliere da otto olimpiadi
Il sogno di un po’ tutti gli sportivi è quello di partecipare, anche solo per una volta, ad una Olimpiade: evento dalle radici antichissime, dove potersi mettere in gioco su un palcoscenico condiviso da tantissime persone provenienti da ogni angolo del mondo.
Un palcoscenico dove è davvero difficile salirci, in quanto serve molta preparazione fisica ma anche psicologica.
Se da un lato ci sono atleti che cercano ancora di arrivare al sogno olimpico, dall’altro c’è chi ha partecipato non ad una, non a due, ma a ben otto Olimpiadi!
Sto parlando di Raimondo D’Inzeo: classe 1925, è stato un cavaliere italiano ed ufficiale dei carabinieri.
Insieme al fratello Piero, anch’egli cavaliere ed ufficiale di cavalleria con il grado di colonello, è stato il primo a partecipare ad otto edizioni consecutive dei Giochi olimpici, dal 1948 al 1976.
Raimondo e Piero D’Inzeo son stati chiamati, in campo internazionale, “i fratelli invincibili” dell’equitazione italiana partecipando vittoriosamente a numerose gare in Italia e all’estero.
Il momento di maggiore gloria ottenuto da Raimondo è stato nei Giochi olimpici di Roma del 1960 quando, con il cavallo Posillipo, ha ottenuto un oro individuale e anche un bronzo a squadre.
Ma non sono le uniche medaglie olimpiche ottenute: ha infatti conquistato anche un argento individuale ed uno a squadre a Stoccolma 1956, un bronzo a squadre a Monaco di Baviera 1972 e un bronzo a Tokyo 1964.
Inoltre, è stato portabandiera azzurro ai Giochi olimpici di Città del Messico del 1968.
Ma Raimondo viene ricordato non solo per la sua eccellente carriera agonistica, che comprende anche due ori, un argento e un bronzo mondiali, ma anche per la sua carriera militare.
È stato Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri fino al grado di colonnello e comandante del Gruppo Squadroni “Pastrengo”, autore di molto Caroselli storici dell’Arma dei Carabinieri.
Successivamente è stato comandante del centro ippico del 4° Reggimento carabinieri a cavallo e cavaliere italiano, specialista nel salto in alto.
Viene ricordato anche per aver guidato una carica a cavallo, ordinata in seguito alle violente manifestazioni del 6 luglio 1960 a Roma, presso Porta San Paolo.
Nel maggio 2015, due anni dopo la scomparsa di Raimondo D’Inzeo, venne inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma una targa a lui dedicata, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.
Irene Ippolito
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