L’assenza tua
Pochi giorni bastano per dimenticarti
dimenticare com’era averti intorno
il profumo della tua pelle
l’odore nostro risucchiato dalle pareti.
Ma fa paura la consapevolezza dell’animo
fa paura avere freddo e non averti accanto
sentirsi aridi come foglie secche
spazzate via da venti impetuosi.
Chiudo gli occhi
ti vedo
mentre mi sorridi
balena la tua luce riflessa ovunque mi volti
ti vedo, sì
e ti cerco.
“Non sei andato via”
me lo ripeto come una litania
continuamente mento a me stessa
per aggrapparmi ancora a quei momenti
momenti solo nostri
in cui l’essere me stessa non era un peso.
Noi come fantasmi di giorni agognati
in cui anime affini
cercano di ricomporre i pezzi
modellandosi
in un’infinita possibilità di combinazioni
come esploratori di verità.
Sai, pensavo di perdermi nei meandri del cuore
credevo di non respirare
di morire lacerata dal dolore
e tentavo di essere sola
senza capire che non avrei potuto perdermi veramente.
Ti cerco perché non posso fare altro
e sento che l’assenza tua
è una cicatrice che porto sul viso.
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Foto e didascalia di Valeria Gentile
Vedi anche: Le abitudini