Mostre del 2023 che forse non conosci
Oltre alle grandi esposizioni che si svolgeranno in tutt’Italia nel 2023 (Perugino, El Greco e Goya, Cattelan, Pop Art…), ecco una serie di incontri magari meno conosciuti ma da non perdere.
- Lee Jeffries- L’anima oltre l’immagine
Presso il Museo Diocesano Carlo Maria Martini a Milano sarà disponibile dal 27 gennaio al 16 aprile 2023, la mostra di alcuni scatti del fotografo autodidatta Lee Jeffries.
Tutto ha inizio nel 2008 quando, il giorno prima della Maratona di Londra, Jeffries girovaga per le strade della città. Stupito dall’esile figura di una ragazza raggomitolata, le scatta una fotografia. La donna si altera molto ma il fotografo, invece di fuggire, si ferma a parlare con lei, indagando sul suo passato e su cosa l’avesse condotta lì. Ha così inizio il suo nuovo approccio al mondo della fotografia che lo porterà nelle strade più sperdute delle metropoli europee e statunitensi, alla ricerca dei volti dimenticati e invisibili di homeless, tossicodipendenti ed emarginati.
Un artista che non si limita a scattare, ma decide di sperimentare parte dell’esistenza (qualche minuto o una settimana) di queste persone nell’attesa dello scatto che le possa far rivivere sulla pellicola.
- Cecco del Caravaggio- L’Allievo Modello
Arriva a Bergamo la prima esposizione dedicata a Cecco del Caravaggio, modello e allievo presso la bottega del Merisi.
Le opere, esposte dal 28 gennaio al 4 giugno 2023 presso l’Accademia Carrara, esprimono a pieno lo spirito di libertà della bottega del Merisi: un luogo dove gli allievi apprendono la tecnica dal maestro con modelli dal vero, fondendo metodo e vita vera.
La mostra vi permetterà di entrare in contatto con un artista fuori dalla norma dell’epoca, spavaldo nella sua bravura e nei riferimenti erotici e omosessuali.
La mostra si compone di 41 opere: 19 dei 25 dipinti conosciuti di Cecco, 2 opere caravaggesche e quadri di artisti cui Cecco sì ispirò o per i quali fu ispirazione.
- ATHENAION: Tarentini, Messapi e altri nel Santuario di Atena a Castro.
È così intitolata la mostra inaugurata dal Museo Archeologico Nazionale di Taranto, che rimarrà aperta al pubblico fino al 18 giugno 2023.
La mostra ha voluto focalizzare l’attenzione sul Santuario come luogo di incontro tra svariate culture in un punto strategico della navigazione marittima antica, all’ingresso del mare Adriatico.
Ad accogliere i visitatori è stata posta la copia del simulacro, realizzata in collaborazione con ISPC. L’impiego della tecnologia di rilievo 3D ha permesso di integrare la scultura con la testa della divinità femminile del MaRTA. È stata così realizzata una copia di resina della statua in scala 1:1, in cui si può riconoscere l’Atena di cui Virgilio parla nel libro III dell’Eneide, descrivendo il primo approdo in Italia di Enea e dei troiani.
- Artemisia Gentileschi a Napoli
Sicuramente imperdibile la mostra che racconta del periodo napoletano (1638-1640) di Artemisia Gentileschi.
Una donna di grande coraggio, la prima pittrice donna a stagliarsi su un panorama prettamente maschile e a farlo nonostante l’enorme peso sociale che la sua condizione di donna stuprata rappresentava.
La mostra, che comprende opere provenienti da archivi pubblici e privati, è stata realizzata in collaborazione con la National Gallery di Londra. Artemisia infatti trascorre un breve periodo in Inghilterra accanto al padre, fino all’inizio della guerra civile.
L’esposizione si trova alle Gallerie d’Italia a Napoli, e sarà disponibile fino al 19 marzo 2023.
- Degas e Napoli
Dopo Artemisia, il nostro soggiorno a Napoli potrebbe proseguire con la visita alla mostra dedicata a Degas, disponibile dal 14 gennaio al 10 aprile 2023 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore.
Perché proprio a Napoli? Perché è lì che Degas, in visita al nonno paterno, trova la vivacità, il buonumore e il calore, che influenzerà molto la sua produzione pittorica.
La mostra si divide in tre sezioni: Napoli e Degas, i temi trattati nei quadri e gli amici di Degas (francesi come Manet, Renoir e Cezanne ma anche italiani come Palizzi e Morelli).
L’obiettivo della mostra è aprire a un percorso molto più ampio che vede Napoli come ispirazione di molti artisti di ogni tempo.
- Antonina Minore: ritratti di donne che hanno fatto la storia
Ancora sino al 10 febbraio è disponibile presso Palazzo dei Normanni a Palermo una mostra che, attraverso riproduzioni con materiali ecosostenibili, rende eterne alcune opere d’arte e con esse il ricordo di chi raffigurano.
È il caso di Antonina Minore, donna romana che da subito riuscì ad addentrarsi nelle complesse vicende politiche del primo impero malgrado l’impedimento istituzionale.
Il ritratto, risalente al I sec d.C., è stato rinvenuto presso l’Acropoli di S. Marco e S. Teresa di Pantelleria.
Sofia Seghesio
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