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Biblioteca Ostinata – una nuova biblioteca di quartiere

“Fondare biblioteche è come costruire granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito, che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”.

Memorie di Adriano, Marguerite Yourcenar, Einaudi, Torino, 1988

Per giorni, settimane intere, Milano è stata tappezzata da manifesti per l’inaugurazione della Biblioteca Ostinata. Sì, avete letto benissimo. A Milano è stata aperta una biblioteca dal nome Ostinata.

Ostinata perché è in via Osti, Ostinata perché decisa a mettere radici e a restare nel cuore del quartiere e di tutti gli italiani. Nulla da invidiare alle grandi biblioteche, anzi tutt’altro. I suoi 80 mq sono così “ricchi” che non appena si varca la soglia, si viene coperti dal dolce odore della carta stampata e le pupille si dilatano alla visione di una tale bellezza.

Per chi ama leggere, e per chi come me è legato al cartaceo, le biblioteche sono una manna dal cielo. Quando ho ritrovato la notizia mi si è palesato il pensiero “c’è ancora speranza”… Sì, perché il mondo ha bisogno di speranza, la società ha bisogno di speranza e qual miglior modo se non puntando sulla cultura? Per di più resa accessibile a tutti?

Scaffali pieni di libri, vecchi e nuovi, scrivanie, tavoli, sedie: un piccolo locus amoenus dove il silenzio si mischia con i sorrisi e la gioia di chi ha deciso di scambiare quattro chiacchiere con il proprio vicino di lettura/consultazione/studio.

Il concept di questa biblioteca nasce dall’idea del suo fondatore, l’ex manager Paolo Prota Giurleo (ex Ad di Autogrill e ora nel CdA di Jakala): un più piccolo e caldo rifugio per le anime vaganti. 

“Ho avuto una passione per i libri fin da ragazzo, e da quando ho iniziato a guadagnare ne ho comprati tanti, arrivando a poco più di diecimila. Certo, sono un compratore quasi compulsivo, e da cinque anni volevo dedicare una parte di quei libri alla comunità, anche se non è stato così semplice, bisognava trovare il luogo. Poi un anno fa, il caso vuole, si è liberato questo spazio a due passi da dove vivo”. Un caso? Per chi crede nel destino, la risposta è no; probabilmente era tutto già scritto nelle stelle.

La Biblioteca Ostinata ha aderito al Patto di lettura ed è stata inserita tra le 23 Biblioteche di Condominio del Sistema Bibliotecario di Milano.

Qui troviamo le altre.

«Siamo ostinati nel voler far vivere la lettura senza sbarramenti»: recita così un manifesto sulla porta della seconda sala.

Come una “odorata ginestra, cespi solitari intorno” sparge. La fondazione di questo “luogo terzo” (concetto sorto dalla riflessione sociologica di Ray Oldenburg in cui i luoghi terzi – dopo casa e lavoro – sono ambienti dove poter comunicare e condividere “liberamente”) è un inno alla perseveranza, alla forza dei propri pensieri, all’ostinazione silente e gentile.

Antonietta Della Femina

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Antonietta Della Femina

Classe ’95; laureata in scienze giuridiche, è giornalista pubblicista. Ha imparato prima a leggere e scrivere e poi a parlare. Alcuni i riconoscimenti e le pubblicazioni, anche internazionali. Ripete a sé e al mondo: “meglio un uccello libero, che un re prigioniero”. L’arte è la sua fuga dal mondo.
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