La saga “Cronache dall’Antico Continente” torna con “La mano dell’innocente”
È giusto anteporre l’amore ai doveri morali? Questo è ciò che si chiede Gabriella Ronza nella saga “Cronache dall’Antico Continente”, di cui è da poco uscito il secondo volume.
Cronache dall’Antico Continente è una saga fantasy scritta da Gabriella Ronza, giornalista ed insegnante di lettere. L’autrice è nata a Marcianise, in provincia di Caserta e si è laureata in filologia moderna.
Nel 2021 è stato pubblicato il primo volume, intitolato “La maledizione di Lux”, che introduce il lettore alle vicende dei due protagonisti, Hiriel ed Heric. Recentemente, invece, è stato pubblicato il secondo volume, “La mano dell’innocente”.
La storia si dispiega nell’Antico Continente, di cui fanno parte cinque nazioni: la città del fuoco Rogus, la città dell’acqua Marinia, la città della terra Kora, la città del vento Arha ed, infine, Magna, che è uno stato neutrale. In ogni stato vivono i dominatori di uno dei 4 elementi della natura. A Magna, invece, ha sede l’Accademia che educa i giovani dominatori all’uso del proprio elemento.
In questo contesto, governato dai poteri soprannaturali, facciamo la conoscenza di Hiriel, che è la principessa di Marinia. Il giovane Heric, invece, è il principe di Rogus. I loro destini si incroceranno, fondendosi inesorabilmente. Anche se, a dire il vero, i due non potrebbero essere più diversi. Hiriel, infatti, è una ragazza diligente, molto legata alla sua famiglia e ai valori che essa rappresenta. Ha un animo buono e generoso, che fatica a vedere il lato negativo delle situazioni. Heric, al contrario, è cinico e disilluso. Crede nella superiorità assoluta della sua stirpe e della sua discendenza, tanto da ricercare il potere a tutti i costi.
I due avranno modo di conoscersi nel contesto dell’Accademia, dove approdano con la consapevolezza di doversi formare come futuri sovrani delle rispettive nazioni. Quello che non sanno, però, è che li aspetta l’inizio di un’avventura incredibile, legata al passato dell’Antico Continente e ad una tremenda maledizione. Con lo scorrere delle pagine, il lettore entra a contatto anche con altri personaggi. Tra di essi troviamo Aralia e Glauco, grazie ai quali Hiriel scoprirà il valore e l’importanza dell’amicizia.
Pur essendo ambientata in un modo fantasy e lontana nel tempo e nello spazio, questa storia tratta temi importanti, più che mai attuali. Le nazioni del nord, tra cui Rogus, arrivano quasi a ripudiare gli abitanti del sud, giudicati inferiori e deboli. Questi sentimenti xenofobi si insinuano anche nei comportamenti e nei pensieri dei piu giovani, che crescono all’insegna dell’odio e della discriminazione. Il carattere schivo e cinico di Heric, ad esempio, è il risultato della sua educazione. Ce ne accorgiamo specialmente quando suo padre gli dice: “Noi siamo i re di un popolo perfetto e non possiamo esimerci dall’accettare il ruolo che Madre Natura ci ha affidato”.
In questo modo si convince della sua superiorità e, conseguentemente, della debolezza delle altre nazioni. Hiriel, al contrario, è cresciuta in una famiglia maggiormente dedita all’etica e all’empatia. Sa distinguere il bene dal male, pesando le sue azioni e ragionando sull’impatto che queste potrebbero avere sugli altri. Il primo volume della saga ci ha permesso di entrare nel mondo ideato dall’autrice. Il secondo volume, invece, ci permette di conoscere a fondo i protagonisti, facendoci comprendere il motivo delle loro azioni.
Tra le pagine del volume “La mano dell’innocente”, inoltre, troviamo temi nuovi, tra cui anche l’inizio di una guerra tra stati, che scombussola gli equilibri del Continente. In un certo senso, il destino ed il volere di Madre Natura dettano legge, non lasciando scampo ai protagonisti. Essi possono solo prendere atto di ciò che è stato già deciso, adeguandosi. Eppure, nelle pagine del libro troviamo anche diversi accenni al libero arbitrio. Non tutto è già scritto, poiché come esseri umani abbiamo sempre la capacità di scegliere se comportarci bene oppure no.
Il male non è inevitabile, ma è il risultato di scelte che si compiono. Ed è qui che viene introdotta, nella storia, l’eterna lotta tra male e bene. Il bene ha, ovviamente, il dovere morale di sconfiggere il male. Eppure, è più facile a dirsi che a farsi. Gli esseri umani, infatti, sono governati soprattutto dall’amore, che può cambiare le carte in tavola. Hiriel, in particolare, sarà combattuta tra i suoi doveri da erede al trono ed i suoi sentimenti, così come Heric. L’amore, come ben sappiamo, è spesso capace di farci compiere scelte improbabili, in certi casi sbagliate. In questo caso, questo sentimento potrebbe addirittura interferire con questioni importantissime, come il destino dell’intera umanità.
Cosa succederebbe se decidessimo di anteporre i nostri sentimenti al dovere morale? Si può essere abbastanza forti da sacrificare l’amore per un bene superiore, oppure il sentimento più umano ed egoistico di tutti avrà sempre la meglio? Per scoprire gli sviluppi di questa storia, trovate “La mano dell’innocente” disponibile per la lettura, in attesa del prossimo volume!
Stefania Berdei
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