L’inquinamento idrico
L’inquinamento idrico è una forma di inquinamento che mette a rischio la salute delle persone, degli animali e delle piante, la produzione di cibo, gli equilibri ambientali.
L’acqua ha un forte potere auto-depurativo, perché assorbe ossigeno dall’atmosfera e ha un’alta capacità solvente che le permette di sciogliere gran parte delle sostanze chimiche in essa immesse.
In alcuni casi però la quantità delle sostanze chimiche supera la capacità auto-depurativa dell’acqua. Quando piove per esempio la pioggia si arricchisce di sostanze inquinanti che incontra nell’aria dando vita alle piogge acide, o delle sostanze chimiche che lava nei campi e che trasporta direttamente nei fiumi e nei mari.
Le fonti di inquinamento più diffuse sono gli scarichi urbani e industriali di sostanze organiche: attaccati da microrganismi che consumano ossigeno, questo finisce per essere tolto agli altri organismi marini.
In alcuni casi gli scarichi urbani e industriali contengono anche sostanze non degradabili, come metalli pesanti e sostanze radioattive, che avvelenano l’acqua provocando la moria di pesci.
Per prevenirlo bisognerebbe non scaricare più sostanze non degradabili in acqua.
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