Abbott Elementary è il nuovo The Office?
Su Disney+ c’è un gioiellino di serie di cui nessuno parla: Abbott Elementary, creata dall’attrice Quinta Brunson, ex video producer di Buzzfeed, ha conquistato in pochi mesi il cuore degli americani col suo umorismo brillante e la sua critica alla gestione delle scuole pubbliche, e nella sua prima stagione ha vinto ben tre Emmy Awards.
Girata nell’iconico stile del falso documentario (aka mockumentary) che ha reso celebre The Office prima, Parks and Recreation e Modern Family poi, questa serie targata ABC segue le vite lavorative di alcuni insegnanti di Philadelphia alle prese con tutti gli svantaggi e le difficoltà che le scuole pubbliche americane – soprattutto quelle situate nei quartieri neri – devono affrontare.
Con un cast talentuoso di attori, giovani e meno giovani, e un’efficace sequela di disavventure dal sapore quotidiano, Abbott Elementary racconta una realtà che è in qualche modo universale poiché il problema della mancanza di fondi per la scuola pubblica è qualcosa che riguarda tutti, compresi noi italiani.
Vedere questo gruppo di insegnanti lavorare sodo per il bene dei bambini, per garantire loro un’educazione eccellente con i pochi mezzi a disposizione è qualcosa che scalda il cuore, ma fa anche ridere, certo, per il modo scanzonato in cui queste difficoltà vengono raccontate. Più che con The Office, come molti critici e fan continuano a ripetere, è evidente un’affinità con Parks and Recreation, prodotto della NBC del 2009 che racconta i retroscena del dipartimento per la manutenzione dei parchi pubblici.
Come l’ottimista vicedirettrice Leslie Knope si batte con colleghi sarcastici e disillusi contro assessori noncuranti del benessere pubblico, in Abbott Elementary l’ingenua ma tenace maestra Janine fa il possibile per procurare fondi utili alla sua scuola, trascinando gli altri insegnanti in una eterna lotta alle istituzioni negligenti, capitanate spesso dalla preside Ava, il classico personaggio narcisista che ti fa ridere però non vorresti mai avere come capo.
Un pizzico di The Office si può comunque trovare nel gioco di sguardi tra Janine e Gregory, il nuovo supplente, le cui dinamiche lente e tenere ricordano i primi momenti tra Pam e Jim, e nel bellissimo rapporto che si instaura tra gli insegnanti man mano che le vicissitudini li costringono a unire le forze per trionfare contro le istituzioni.
Che siate insegnanti o meno, che abbiate visto The Office o no, questa serie vi regalerà qualche ora piacevole e vi farà tornare in mente i giorni di scuola elementare, i lavoretti, i saggi di fine anno e la vostra maestra preferita.
Correte a recuperarla adesso, ché a marzo uscirà la seconda stagione!
Claudia Moschetti
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