Ostara, le origini dell’uovo e della Pasqua
Ostara, la festa dell’equinozio di primavera, corrisponde a uno degli otto sabbat secondo la ruota dell’anno del calendario pagano. Durante questa festività si celebra la rinascita e la fertilità.
In questo sabbat si festeggia Eostre, divinità pagana, matrona della fertilità, associata alla primavera e ai fiori.
Alcuni simboli legati a questa festività, così come tante altre, sono legate ad usanze e festività ormai radicate nella nostra cultura.
in questo preciso caso, come probabilmente avrete già intuito, parliamo della Pasqua.
Una delle leggende popolari legate a questo sabbat riguarda Eostre e narra del «Coniglio Pasquale» (Easter bunny), simbolo molto popolare in Inghilterra e in Germania.
Secondo la leggenda, verso la fine dell’inverno, la dea Eostre trovò un uccello ferito a terra mentre passeggiava nel bosco. Avendo compassione della piccola creatura, la dea decise di trasformarlo in una lepre in modo tale che potesse superare il restante inverno trovando un rifugio. La trasformazione però non fu completa. Pur avendo preso l’aspetto di una lepre, l’uccellino mantenne la capacità di deporre le uova da lasciare in dono ad Eostre come ringraziamento per aver avuto salva la vita.
Non solo Ostara e il mito di Eostre sono strettamente legati all’equinozio di primavera, ma come accade spesso, questa festa, con l’avvento del cristianesimo verrà assimilata dalla Pasqua. La cui data di celebrazione cade presso il plenilunio successivo all’equinozio di primavera. Si può notare nell’etimologia del nome per quanto riguarda alcune lingue, come ad esempio in inglese Easter, o in tedesco Ostern.
Quale significato hanno i simboli più noti di questa festa?
Il coniglio/ lepre: animali cari alla dea Eostre,simbolo di fecondità primaverile e piacere carnale in quanto sono per antonomasia creature che si riproducono abbondantemente. (Molte dee legate all’amore, e all’abbondanza secondo anche altre culture hanno “adottato” queste creature come animale prediletto, tra cui Venere/Afrodite.)
L’uovo: uno dei simboli più rappresentativi di questa festività, deriva proprio dalla leggenda di Eostre raccontata precedentemente.
In più, secondo diverse religioni l’uovo è simbolo e incarnazione stessa della vita e della creazione perpetua.
I colori più comunemente utilizzati durante questo periodo sono: il giallo, il viola chiaro e il verde chiaro.
Per concludere, il modo migliore per festeggiare Ostara, è proprio prendere spunto dalla natura che ci circonda è giunto il tempo del rinnovamento, quindi di prendersi cura di sé, cercando di stare a contatto con la natura il più possibile, prendendosi cura anche delle piante, seminando nuove piante e fiori che presto inizieranno a germogliare.
Alice Gallosi
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