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Cose che non sapevate sullo sbadiglio

Lo sbadiglio è ancora oggi un comportamento, diffuso tra uomini e animali, non del tutto chiaro e oggetto di studio.

Cerco, con non poco sforzo, di andare in palestra 2-3 volte a settimana. Nonostante il fatto che tutto sommato mi piaccia, mi scarichi, mi rilassi, ogni volta che metto piede in quella stanza un po’ gelida, con le luci al neon comincio a sbadigliare dal primo all’ultimo minuto della lezione di total body.

Allora da qui la mia curiosità: da cosa dipende questo fiume di sbadigli? A cosa è dovuto? Il mio corpo mi vuole dire qualcosa? Premetto che una risposta a questi interrogativi non sono ancora riuscita a darla, ma ho comunque raccolto una serie di notizie interessanti sullo sbadiglio. Ve le vado ad elencare.

Lo sbadiglio è un riflesso respiratorio spontaneo e involontario, diffuso ampiamente tra gli esseri vertebrati, che consiste in una profonda inalazione seguita da una altrettanto profonda espirazione. I processi e le cause che sono alla base di questo meccanismo non sono ancora del tutto chiari e potrebbero in realtà variare da specie a specie.

C’è chi ritiene che lo sbadiglio sia un meccanismo con il quale il corpo riossigena il cervello: tale spiegazione è ritenuta però non del tutto convincente dal momento che lo sbadiglio in sé riduce la quantità di ossigeno introdotta nei polmoni tramite il normale processo respiratorio.

Da uno studio condotto nel 2021 su un campione di soggetti chiamati ad individuare la foto di un serpente nascosto tra le rane, è emerso che il tempo di esecuzione della prestazione richiesta diminuiva nel momento in cui un soggetto parte del campione cominciava a sbadigliare. Lo studio ha, dunque, dimostrato che lo sbadiglio sarebbe un segnale involontario e spontaneo con cui il soggetto segnala al gruppo di appartenenza il proprio stato di scarsa vigilanza in modo da aumentare l’allerta negli altri membri.

Lo sbadiglio negli umani è contagioso. Eppure è emerso, da uno studio condotto dall’Università di Pisa, che la frequenza del contagio è strettamente legata al grado di empatia che lega i soggetti. Il contagio, infatti, compare nell’uomo a partire dai 4-5 anni di età, ovvero quando l’individuo comincia a sviluppare la capacità di identificare legami ed emozioni. Il contagio è scarso o del tutto assente in soggetti che hanno disturbi legati all’empatia, come ad esempio in soggetti autistici. Il contagio, infine, è massimo in gruppi costituiti da parenti prossimi e minimo invece tra sconosciuti.

Al di là delle cause fisiologiche che generano questo meccanismo, è comunque possibile interpretare lo sbadiglio come segnale di stanchezza, noia, stress o viceversa anche di relax. È, infatti, noto che lo sbadiglio interviene maggiormente al mattino e in tarda serata, ovvero quando il cervello, per diverse ragioni, sta rallentando il proprio ritmo: è quindi evidente che lo sbadiglio è il modo in cui il corpo si rilassa e il cervello abbassa la sua temperatura.

Non avrò dato una risposta al mio quesito, non avrò capito cosa di quella palestra o di quel allenamento mi porta a sbadigliare, ma sicuramente senza questo approfondimento non avrei mai visto il video di un feto che sbadiglia!

Valentina Siano

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Valentina Siano

Valentina Siano, classe ’88, professoressa per amore, filologa per caso. Amo la scrittura come si amano quelle cose che ti riescono al primo colpo, non sapresti dire bene come. Scrivo di cultura e spettacolo perché amo il cotone verde del mio divano e il velluto rosso dei sediolini dei teatri. Leggo classici, divoro serie, colleziono sottobicchieri. Sono solo all’inizio della mia scalata alla rubrica gossip di Vanity Fair.
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