Le città che sprofondano: il fenomeno della subsidenza
Può un’intera città sprofondare? Assolutamente sì. Un tale scenario può sembrare biblico, ma è in realtà possibile a causa di diversi fattori che negli ultimi anni stanno accelerando il fenomeno della subsidenza.
Che cos’è la subsidenza? È un abbassamento del suolo che quasi sempre si verifica nelle pianure o nelle aree costiere, il cui terreno è in prevalenza poroso e perciò si compatta più facilmente sotto il peso delle grandi costruzioni.
Le grandi metropoli come New York e Shanghai – affacciate sul mare – hanno già iniziato a sprofondare sotto il peso dei grattacieli, e ogni anno il livello del loro sottosuolo scende di qualche centimetro. E allo stesso destino vanno incontro New Orleans e Tokyo, sorte su terreni paludosi e dunque estremamente cedevoli.
Ciò non deve stupire, dato che storicamente l’Uomo tende a insediarsi nei pressi dei corsi d’acqua per ragioni di sopravvivenza e fertilità del suolo. Ma basta costruire una città su un terreno ricco d’acqua per provocare la subsidenza? Certo che no. Gli esseri umani ci mettono lo zampino, estraendo l’acqua dal sottosuolo e dunque assottigliando lo spazio tra i sedimenti del suolo, ma non è esclusivamente colpa loro. Anche Madre Natura fa la sua parte.
Con l’alzamento del livello del mare, infatti, le città sono più soggette ad allagamenti e il sale, giungendo nelle pozze acquifere d’acqua dolce, indebolisce ulteriormente il terreno, che diviene soggetto a spaccature, buchi e altri danni simili, senza contare che l’abbassamento del terreno aumenta il rischio di inondazioni, come stiamo purtroppo vedendo proprio di recente in Emilia Romagna, particolarmente soggetta alla subsidenza essendo un’area pianeggiante.
È possibile fermare questo allarmante fenomeno? Purtroppo no, ma si può quantomeno rallentarne il corso con alcune strategie: Shanghai, per esempio, ha smesso di estrarre l’acqua dal sottosuolo, preferendo attingerla dai fiumi, e ha visto negli ultimi anni un notevole rallentamento.
Le città più a rischio di inondazione, Città del Messico e Jakarta, che sprofondano ogni anno di circa 25 cm, hanno deciso di tamponare la situazione costruendo mura costiere che proteggano dall’innalzarsi del livello del mare. Le mura, però, sono già al 40% sommerse dall’acqua.
Claudia Moschetti
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