La Sirenetta: una favola fuori da ogni tempo
La Sirenetta, regia di Rob Marshall è il remake del classico d’animazione Disney ed ispirato alla fiaba di Hans C. Andersen.
Uscito nelle sale italiane il 24 maggio 2023, ma discusso fragorosamente dall’uscita del trailer nell’estate 2022 perché la sirenetta viene interpretata dall’attrice di origine africana Halle Bailey. Nel cast sono presenti anche Melissa McCarthy e Javier Bardem, rispettivamente nei panni di Ursula e del Re Tritone.
La trama è forse ben nota a tutti, probabilmente più per coloro che sono nati nell’epoca del primo film d’animazione (1989), prodotto dall’omonima fiaba scritta da Hans Christian Andersem; ma quest’ultimo live – action ha sicuramente il ruolo di far conoscere il film e i personaggi alle nuove generazioni, adattandosi ad esse.
Difatti ha rinnovato, reso moderno e attualizzato ogni cosa che fosse possibile svecchiare e rimodernare. Prima fra tutti la rappresentazione della sirenetta con la pelle più scura del noto personaggio d’animazione; Esatto, l’attrice protagonista, ha subito fin dall’inizio insulti, offese e quant’altro dai troll della rete, ma guardando il live action ci si rende conto che Halle Bailey è stata sempre all’altezza della sua missione: inviare un chiaro messaggio di inclusività.
Il regista per legittimare la scelta dell’attrice ha spostato la vicenda ai Caraibi. Inoltre anche il sound è stato modernizzato, oltre alle note canzoni del film Disney sono state aggiunte tre nuove melodie: Wild unchartered Waters, interpretata dal principe Eric, una nuova canzone per Ariel For the First Time, ed infine un brano cantato da Scuttle appunto The Scuttlebutt.
Tutte scelte corrette relazionandosi al concetto che un live action deve poter vivere nel presente, il problema è che ciò non assicura sempre ottimi risultati. Unire i brani del primo film de La sirenetta ai nuovi brani del remake ha creato della disarmonia a livello di stile; stessa cosa per la grafica dell’animazione dei personaggi animali, risultata pressoché disturbante: Sebastian il granchio, il gabbiano Scuttle e Flouder il pesce erano alcune volte conturbanti, non un bello spettacolo per un film per bambini.
Nel complesso l’ultimo live action non ha fatto perdere il fascino del fiabesco racconto di Andersen, infatti il film La Sirenetta debutta con la citazione del romanzo:
“…but a mermaid has no tears, and therefore she suffers so much more”
La sua traduzione è “Ma una sirena non ha lacrime e perciò soffre molto di più” e sotto le immagini di onde che si infrangono contro gli scogli, per rendere onore all’imponenza del mare e ciò che si nasconde nei fondali.
Arianna D’Angelo