Aumentano le forze Nato in Kosovo
La storia della Repubblica del Kosovo è complessa, caratterizzata da guerre sanguinose e terribili massacri.
Sembra che questo territorio non sia destinato a trovare pace e a molti anni di distanza dalla terribile guerra che si concluse nel 1999 le tensioni sono ancora accese.
La distensione appare difficile da raggiungere per questa regione nel cuore dell’Europa, in cui vecchi rancori non sono sopiti ed il clima di generalizzata violenza che investe il mondo in questo particolare momento storico contribuisce ad esacerbare.
Il Kosovo dichiarò l’indipendenza unilateralmente dalla Serbia nel febbraio del 2008 che non riconobbe tale atto. Attualmente la maggioranza dei paesi riconosce l’autonomia del Kosovo, ma le tensioni con la Serbia continuano.
Ad inizio giugno le forze Nato sono state aumentate in questo paese a seguito degli scontri che si sono verificati, per evitare un’escalation di violenze da entrambe le parti.
Sia dal Kosovo che dalla Serbia infatti arrivano scambi di accuse continue che hanno come risultato unicamente l’inasprirsi di odio e non si progredisce nel processo di stabilizzazione.
A seguito degli scontri verificatisi dopo il tentativo di gruppi serbi di irrompere in alcuni municipi del Kosovo per contestare le elezioni di sindaci di etnia albanese, la maggioranza in Kosovo, gli scontri hanno portato al ferimento di 30 agenti della Kosovo Force, una forza militare guidata dalla Nato.
Immediata la reazione dell’Europa che ha fermamente condannato le violenze e chiesto l’immediato ripristino della situazione, Mosca invece si è schierata con la Serbia.
Attualmente dopo le richieste di Europa e USA al Kosovo di contenere le violenze, la polizia si sta parzialmente, ritirando dal Nord del paese, del 25% per il momento, centro degli scontri a maggioranza serba, e si è deciso di indire nuove elezioni dopo l’estate, ed anche il rilascio dei manifesti serbi arrestati durante gli scontri.
Il presidente serbo Vucic ha però criticato la decisione definendola un “ trucco” in quanto la riduzione della polizia del 25 % non fermerebbe le ostilità in una zona a maggioranza serba.
Situazione di tensione si è verificata anche all’interno dello stesso parlamento del Kosovo, in quanto il presidente Kurti è stato fortemente contestato in aula dalle opposizioni per la gestione della situazione nel Nord del paese, litigio che si è tramutato in una vera e propria rissa.
Nei prossimi giorni sarebbero in programma incontri, anche se non ancora confermati, per un tentativo di distensione tra i due paesi.
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