Né carini, né coccolosi – La foca leopardo
Può trarre in inganno il suo aspetto apparentemente innocuo e pacifico, ma la foca leopardo è un’ottima predatrice. A causa della sua natura solitaria, non è semplice conoscere le sue abitudini e la sua biologia.
Conosciuta anche come idrurga, la foca leopardo è un mammifero della famiglia delle Phocidae e l’unico esponente del genere Hydrurga.
Dopo l’elefante marino, la foca leopardo (definita così per le macchie sul suo petto, che ricordano quelle di un leopardo appunto) è il più grande pinnipede dell’Antartico. Al contrario delle altre foche, la foca leopardo è slanciata, dal corpo affusolato. Ha una grande abilità nel nuoto e fauci molto potenti, con denti aguzzi e taglienti.
La foca leopardo si nutre di krill ma anche di pesci, altre foche e pinguini. Questo predatore, definito in realtà superpredatore (è in cima alla catena alimentare del suo habitat e solo l’uomo e l’orca sono i suoi predatori), attua un comportamento violento nei confronti dei pinguini, sbattendoli ripetutamente e sbranandoli poco alla volta. Ciò avviene non per crudeltà, ma perché le foche leopardo sono sprovviste di arti, e non hanno altri modi per cacciare e trattenere le prede.
L’idrurga non attacca mai l’uomo, tranne se provocata, confermando la sua natura solitaria.
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