I leoni di Sicilia sbarcano su Disney+
La storia de “I leoni di Sicilia”, raccontata nel romanzo bestseller di Stefania Auci, ha appassionato tantissimi lettori in tutto il mondo. Ora, l’avvincente storia dei Florio è pronta a sbarcare su Disney+.
La serie televisiva “I leoni di Sicilia”, diretta da Paolo Genovese, è disponibile su Disney+. Si basa sul romanzo omonimo del 2019 di Stefania Auci, che è riuscito a vendere più di un milione di copie in tutto il mondo. Al centro di tutto c’è la dinastia dei Florio, annoverati tra le famiglie più ricche d’Italia nell’Ottocento.
Partiti nel 1799 da Bagnara Calabra, per scappare dai violenti e ricorrenti terremoti, i fratelli Paolo e Ignazio partono alla volta della Sicilia. Qui aprono un negozio di spezie, riscontrando sin da subito molto successo. Con tenacia e determinazione, hanno costruito un vero e proprio impero, allargando la propria attività a diversi settori industriali. Ciò che li distinse sin da subito dalla concorrenza fu proprio l’incredibile spirito rivoluzionario. Proprio ai Florio, tra le altre cose, è attribuita l’invenzione del tonno sott’olio. A quei tempi, infatti, il tonno veniva conservato sotto sale. Ciò tuttavia non garantiva una lunga conservazione, anche nell’ottica del trasporto del prodotto. Ponendo il tonno sott’olio nelle lattine, i Florio riuscirono a garantire qualità e durata della conservazione, rivoluzionando a tutti gli effetti il mercato.
Oltre a questa incredibile rivoluzione, i Florio costruirono veri e propri imperi anche nei settori delle spezie, del tabacco, del cotone e delle imbarcazioni. Nel territorio siciliano ci sono ancora molti segni del passaggio dei Florio, come testimoniano tanti edifici e palazzi a loro intitolati. L’autrice Stefania Auci, appassionandosi a questa storia, ha deciso di mischiare realtà e finzione, dando vita ad uno dei successi editoriali più sorprendenti degli ultimi anni. Il suo romanzo “I leoni di Sicilia”, seguito da “L’inverno dei leoni”, racconta infatti con maestria questa avvincente epopea familiare. Dai primi sacrifici, alla sfarzosa ricchezza, per poi arrivare alla lenta decadenza, i Florio sono stati in grado di togliersi di dosso tutti i pregiudizi dovuti alle loro umili origini. Sullo sfondo di tutte le loro imprese, ci sono sempre le travagliate ed indimenticabili vicissitudini storiche della Sicilia dell’Ottocento.
Ciò che ha tenuto incollati milioni di lettori (e ora si spera telespettatori) è però soprattutto una grande storia d’amore: quella tra Vincenzo e Giulia. Vincenzo è il figlio di Paolo Florio e, quando la sua famiglia arriva in Sicilia, lui è solo un bambino. Con il passare degli anni, ammira il lavoro di suo padre e di suo zio, sognando il momento in cui dovrà prendere in mano l’attività di famiglia. Quando suo padre muore, prende finalmente le redini del negozio di spezie, pur non rinunciando a guardare al futuro e all’innovazione. Grazie a lui il nome dei Florio diventerà grande e potente, sbaragliando la concorrenza. Mentre gli affari vanno alla grande, però, Vincenzo deve affrontare l’impetuoso sentimento che prova per Giulia, una donna forte e indipendente. A differenza delle altre donne della sua epoca, infatti, non ha bisogno di un uomo per accrescere la propria posizione sociale. È proprio la sua caparbietà a renderla estremamente affascinante agli occhi di Vincenzo, che perderà completamente la testa per lei. Il loro è un amore totalizzante e profondo, che si allontana dall’usanza dell’epoca, che vedeva nei matrimoni di convenienza l’unica strada percorribile. Vincenzo, però, è anche un uomo estremamente pragmatico, con uno spiccato senso degli affari. Sa che non gli conviene sposare Giulia, poiché non gli porterebbe nessun vantaggio economico o sociale.
L’unione di Giulia e Vincenzo, inoltre, verrà contrastata anche dalla madre di Vincenzo, Giuseppina. Per suo figlio, infatti, la donna ha sempre sognato una moglie altolocata e con dei titoli, così da poter elevare il nome e la reputazione dei Florio. Al cuore, però, non si comanda. E questo, tra l’altro, Giuseppina lo sa bene, poiché per tutta la vita ha dovuto combattere contro il profondo sentimento che la lega a suo cognato Ignazio. In un’epoca in cui le volontà e le opinioni delle donne non valevano nulla, infatti, è stata costretta a sposare un uomo che non amava, Paolo, e a seguirlo in Sicilia, rinunciando alla sua amata Calabria. E forse è proprio l’estrema libertà e, per certi versi, la trasgressione di Giulia che infastidisce Giuseppina, che vede nella giovane donna il coraggio e la forza che lei non ha mai avuto.
“I leoni di Sicilia” rappresenta quindi, principalmente, una famiglia combattuta tra i propri sentimenti e la salvaguardia della propria immagine sociale. La dimostrazione, insomma, che anche (e forse soprattutto) le famiglie più ricche e facoltose nascondono intrighi e dolori. Il potere acquisito con molta fatica, le intuizioni rivoluzionarie, le rivalità economiche, il riscatto sociale sono cose da poco, infatti, se paragonate ai tumulti del cuore, alle sofferenze e ai sentimenti taciuti per anni.
Stefania Berdei