Gigi Proietti: 3 anni senza
2 novembre: sua data di nascita e di morte, un giorno forse segnato nel suo destino, il destino di un uomo di spettacolo
E voi? Come avete conosciuto Gigi Proietti? Impossibile non sapere chi sia, chi per il Maresciallo Rocca, chi per la voce del Genio di Aladdin, chi per i suoi sketch teatrali, o per Mandrake di Febbre da cavallo… c’è sicuramente qualche suo ruolo che ci è rimasto nel cuore.
Gigi Proietti ha esordito al cinema all’età di 14 anni come comparsa nel film Il nostro campione di Vittorio Duse. Ha poi avuto un piccolo ruolo nel film del 1964 Se ci permettete di parlare di donne, diretto da Ettore Scola. Ma il suo vero esordio fu nel 1966 con Fun Night, in cui interpretò un maresciallo dei carabinieri, ruolo che riprese in televisione 30 anni dopo in quella che divenne la serie Rai più popolare di tutti i tempi: Il Maresciallo Rocca.
Il suo primo ruolo da protagonista al cinema fu nel 1968 nel film L’urlo di Tinto Brass. Ma il vero successo dell’attore romano iniziò negli anni ’70, quando apparve nel film “Alleluja brava gente” nel ruolo di Ademar.
Nel 1976, insieme ad Enrico Montesano e Catherine Spaak, sotto la guida esperta di Steno, crea una delle commedie più brillanti e divertenti di quella generazione: Febbre da cavallo, dove interpreta Bruno Fioretti, un modello sfortunato conosciuto come “Mandrake” che inventa vari stratagemmi per poter destreggiarsi con alcuni dei suoi amici, ma spesso fallisce. Il film non ebbe subito un grande successo, ma col passare degli anni conquistò sempre più fan venendo trasmesso su numerose reti private, fino a diventare addirittura un cult assoluto.
Oltre ai film, Gigi Proietti ha anche lavorato nel doppiaggio. Iniziò a dilettarsi in quest’ultimo campo nel 1964, doppiando Gatto Silvestro nei cartoni della Warner Bros. L’attore ha anche doppiato: Robert De Niro, Sylvester Stallone, Richard Burton, Richard Harris, Dustin Hoffman, Charlton Heston, Marlon Brando, il Genio di Aladdin. Forse il suo doppiaggio più conosciuto è quello del 1976 della serie Rocky, in cui interpretava il nuovo arrivato Sylvester Stallone.
Nel teatro invece, altro campo nel quale lavora da sempre, nel 1978 diventa direttore artistico del Teatro Brancaccio di Roma, insieme a Sandro Merli, creando un proprio laboratorio di esercitazioni sceniche per giovani attori, dal quale nascono artisti come Enrico Brignano, Gabriele Cirilli, Flavio Insinna. Purtroppo il laboratorio chiuse perché, come lui ha sempre detto “come tutte le cose che funzionano, prima o poi le tolgono di mezzo”.
Anche sul piccolo schermo Gigi è molto attivo. Nel 1992 è protagonista del film TV “Un figlio a metà” diretto da Giorgio Capitani, e successivamente è protagonista delle serie TV “Passioni” (1993) e “Italian Restaurant” (1994). Fu però solo nel 1996 che la serie televisiva di Rai 2 Il maresciallo Rocca, realizzata da due sceneggiatori, Laura Toscano e Franco Marotta, ottenne un grande successo. La serie ebbe un tale successo che fu rinnovata per cinque stagioni.
Vita privata
Luigi Proietti è nato il 2 novembre 1940 a Roma. Abitava nella famosa Via Giulia, a pochi passi dal centro storico della capitale. Durante i primi anni della sua vita, subito dopo la guerra, lui e la sua famiglia si trasferirono in quartieri diversi. Prima nei pressi del Colosseo, poi al Tufello, e poi all’Alberone: un’esperienza che gli ha permesso di sperimentare nel tempo le contraddizioni e le trasformazioni della Città Eterna, alla quale rimane legato tutta la vita.
Appassionato di musica fin da piccolo, impara a suonare la chitarra, il pianoforte, la fisarmonica e il contrabbasso. L’incontro con il teatro è stato quasi casuale. Dopo aver conseguito il diploma di Maturità Classica, entrò all’Università La Sapienza, dove studiò Giurisprudenza, lasciandola a sei esami prima della laurea. Tuttavia, lì sperimentò il Centro di Teatro d’Ateneo.
In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera nel 2016 dichiara che i personaggi della Roma dell’epoca sono stati in parte fonti di ispirazione per alcuni ruoli comici da lui interpretati sul grande schermo. “Per mantenermi agli studi cantavo nei night club. Cominciavo alle 10 di sera e finivo alle 4 del mattino, uscivo fuori con un collo gonfio […] Non c’era misura di camicia che tenesse: ce voleva un copertone”.
Molto riservato sulla sua vita privata, Gigi Proietti conosce nel 1962 Sagitta Alter, una giovane ragazza di origini svedesi che lavora a Roma come guida turistica. I due iniziano a frequentarsi e da quel momento non si lasciano più, nonostante decidano di comune accordo di non sposarsi. “Siamo antichi concubini”, dice lui in un’intervista pubblicata su Vanity Fair nel 2020. Dal 1967 fino alla morte dell’attore Sagitta e Gigi convivono dando vita alla loro famiglia, composta dalle figlie Susanna e Carlotta, anch’esse attrici. Gigi Proietti si è spento all’età di ottant’anni a causa di un grave scompenso cardiaco.
Lucia Russo
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