SuburraEterna: tre anni dopo cos’è cambiato?
Suburra-la serie di Netflix si è conclusa, tre anni fa, con Aureliano che per salvare il suo amico Spadino sacrifica la sua vita. Addio decisivo nella serie e cambiamento radicale nella vita di Spadino, o meglio Alberto, che abbandona la famiglia e il crimine, partendo da un nuovo inizio in Germania.
Oggi, in SuburraEterna Roma affronta una crisi economica sempre più dilaniante. Le tre forze della Capitale (bande criminali, politica e Vaticano) affrontano i forti cambiamenti ai vertici.
La serie che racconta vizi e virtù della Roma Capitale credevamo fosse conclusa tre anni fa, ma come invece spiega il titolo del sequel Suburræterna, Roma, con i suoi crimini politici e della Chiesa non si spegne mai.
Suburræterna ha debuttato in anteprima, con i primi due episodi, alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma, ed è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix dal 14 novembre 2023. Il sequel parte dal finale di Suburra – la serie, con uno scarto temporale di 3 anni, portandoci dal 2008 al 2011.
Il salto temporale è stato necessario e offre allo spettatore uno sguardo più approfondito sulle evoluzioni dei personaggi e sulla situazione complessiva, cercando sempre di mantenere una continuità narrativa con gli eventi precedenti. Le connessioni indissolubili tra la politica e il Vaticano, i tradimenti e colpi di scena sono ancora presenti, l’unico problema è che forse si è caduti in argomenti triti e ritriti.
Il nodo centrale è certamente cambiato, se per Suburra-la serie il nocciolo della questione erano i terreni di Ostia, in Suburraeterna si discute della costruzione di un nuovo stadio, come se fosse il “nuovo” Colosseo.
Il punto forte della serie Suburra è da sempre quello di saper raccontare la realtà, ciò che viene romanzato nelle due serie (Suburra-la serie e SuburraEterna) rappresenta il forte senso di ansia e frustrazione verso la politica e il Vaticano.
Costruire il grande stadio di Roma è qualcosa di cui si parla da secoli, e gli sceneggiatori di Suburra hanno ben sfruttato la dinamica nella serie. Infatti Filippo Nigro, nonché colui che presta voce e corpo al personaggio più spietato della serie, il politico Amedeo Cinaglia, ha dichiarato in conferenza stampa alla Festa del Cinema di Roma che Suburra è definito come uno stato umano. Realizzare lo stadio per la Roma è qualcosa che viene discusso dall’82 e ancora oggi non ne abbiamo la realizzazione. Sono argomenti che in un modo o nell’altro ci fanno riflettere, pensare e perché no anche arrabbiare che tu sia di Roma o meno. Vizi, virtù, crimini politici e di Chiesa sono cose che si fondono fortemente a Roma come in nessun’altra città del mondo. Ed è per questo che il mondo Suburra fa paura ma al tempo stesso affascina, allo stesso modo la serie SuburraEterna seppur ridondante per certi versi rimarrà sempre qualcosa di unico.
Nel sequel mancano certamente il magnetismo di alcuni personaggi pilastri come Aureliano o “Samurai” ma la bellezza della serie rimane quello di puntare sulla realtà, sulla forza dell’umano che cerca di rinnovare, modificare e avere l’audacia di cambiare qualcosa, anche a costo di fallire ed è questo che mantiene incollato allo schermo e coinvolge pienamente lo spettatore.
Arianna D’Angelo
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