Diesel indossa hate
di Federica A. Di Nunzio
Ha(u)te Couture in bianco su t-shirt nera è l’advert che lancia Renzo Rosso alla FW2018 di Parigi.
Per celebrare l’inizio della produzione d’alta moda, Diesel, il logo più famoso di Italia per i jeans, approfondisce un tema caldo dell’attualità digitale: film, musica e cinematografia esprimono una protesta di sensibilizzazione globale sui temi del bullismo e cyber bullismo ed è così che l’argomento raccoglie anche la schiera del fashion.
Sono state scelte le celebrities più criticate e insultate dal popolo di assalitori social come testimonial della nuova campagna pubblicitaria. Vediamo comparire Nicki Minaj con “The Bab Guy”, Gucci Mane con “Fuck You, Imposter”, Bella Thorne etichettata “Slut” e Tommy Dorfman “Fagot”.
L’invito alla riflessione è “The more hate you wear the less you care”, tradotto alla lettera “Più odio indossi meno te ne interessi”. La casa di moda italiana, addirittura, sancisce l’atto di indossare le parole fonti di dispiacere indiscusso stampando magliette con le parole ad essa stessa rivolte, “Diesel is dead” e “Diesel is not cool anymore”.
Il meglio della collezione non sta nei capi in sé, del tutto discutibili ovviamente, ma nella scelta di dedicare il guadagno della vendita di questo progetto alle fondazioni contro bullismo e cyber bullismo. La maestria del marketing sta anche nell’aver avviato dal 6 ottobre sullo store online la possibilità di customizzare i prodotti componendo le parole che hanno più generato odio secondo il parere di ogni singolo fan del brand.
Core della collezione particolarmente diverso da quelli che sfilano di solito in passerella, in questo caso direi proprio che “riflessiva” sia il termine più appropriato.